Via libera del consiglio comunale alle modifiche al piano triennale delle opere pubbliche. Approvata una mozione per garantire un livello adeguato di servizi sanitari
RAPOLANO TERME. Il consiglio comunale di Rapolano Terme riunitosi nei giorni scorsi ha dato il via libera a una variazione del programma triennale delle opere pubbliche che prevede l’inserimento di tre nuovi progetti: la bonifica e il ripristino ambientale dell’ex deposito di gomme di Villa Boschi e due stralci legati alla ristrutturazione della piscina comunale.
I nuovi progetti. Il primo intervento relativo alla bonifica e al ripristino ambientale dell’ex deposito di gomme di Villa Boschi prevede una spesa complessiva di 960 mila euro, mentre l’investimento per completare la ristrutturazione della piscina comunale ammonta a circa 1 milione e 100 mila euro. Oltre al rifacimento del tetto, ancora in corso d’opera, l’intervento prevede la realizzazione del cappotto termico esterno, il rifacimento del soffitto interno alla vasca, la sostituzione degli infissi e la sistemazione interna della struttura prevista nei prossimi mesi. I lavori saranno finanziati con un mutuo del Credito sportivo di 800mila euro a 15 anni e a tasso 0. L’intervento sulla piscina comunale sarà completato dall’installazione dell’Unità di trattamento area (UTA) per risolvere il problema del ritrattamento dell’area interna e realizzare un impianto fotovoltaico. Per questi lavori, la spesa complessiva sarà di circa 300 mila euro e sarà sostenuta da 240 mila euro in arrivo da un contributo FSRE e 60 mila euro con un mutuo del Credito sportivo, sempre a tasso 0.
Allarme sanità pubblica. Il consiglio comunale ha approvato anche una mozione del gruppo “Futuro per Rapolano Terme, Serre, Armaiolo” sul finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e gli interventi per garantire un adeguato livello di erogazione delle prestazioni. Dopo aver evidenziato le criticità del SSN, la mozione impegna il sindaco e la giunta a farsi garanti della salvaguardia del sistema sanitario pubblico e a richiedere al governo di fissare un tetto minimo di spesa pubblica pari al 7,5 per cento del PIL, di sbloccare le assunzioni del personale medico necessario e di garantire le risorse per gli investimenti, con particolare attenzione per le case di comunità, un ambito che comprende anche un intervento previsto a Rapolano Terme con iter progettuale già avviato”.