I segretari comunali delle forze politiche della maggioranza commentano la giornata in Consiglio
“Siamo di fronte – ha spiegato Giulio Carli, in apertura della conferenza stampa – al tradimento del mandato elettorale e a un atto di inaudita gravità che si colloca fuori dal partito per il tasso di trasformismo e di trasversalismo, nonché di totale asservimento alle logiche di parte. Un tradimento operato soprattutto nei confronti della città, che è stata vittima di continue imboscate in un momento assai delicato per il suo futuro. Un dramma per Siena che, ancora oggi, viene offesa con dispacci e note stampa che giungono da Firenze e che rientrano in un copione da politica targata ‘anni Ottanta’. Ciò che è successo, in queste settimane, infatti, è legato all’insoddisfazione per le nomine fatte presso la Banca Mps e non, come si vuole continuare a far credere, a problemi tecnici relativi al rendiconto consuntivo del Comune di Siena. Non possiamo accettare che, in un momento difficile come questo, il senso di irresponsabilità, anche da parte dei nostri sette consiglieri comunali, arrivi al punto di piegare a interessi di parte il destino di un’intera comunità. In questi mesi, il sindaco Franco Ceccuzzi ha avuto il grande merito di riaccendere le luci del Palazzo pubblico, riportando il Comune e gli interessi dei senesi al centro della macchina amministrativa, per questa ragione oggi è impensabile che si compiano passi indietro sulla strada del rinnovamento. Una determinazione che il sindaco ha dimostrato anche oggi in consiglio comunale, dove con trasparenza, lucidità e onestà nei confronti della città, anche con le sue dimissioni, si è fatto difensore del futuro e della tutela degli interessi generali sottraendoli a logiche di parte, espressione anche di una minoranza presente all’interno del Pd. La città paga oggi il prezzo per aver avviato con coraggio un processo di rigenerazione osteggiato anche dalla presa di posizione odierna del presidente del consiglio regionale, Albero Monaci che certifica, come del resto la città già sapeva, la sua regia politica del tradimento del mandato elettorale che ha determinato il venir meno della maggioranza in consiglio comunale e conseguentemente le dimissioni del sindaco. In questo senso, auspico e invito il Pd toscano e il gruppo consiliare dei democratici in consiglio regionale ad assumere le dovute e conseguenti iniziative nei confronti di colui che si è reso protagonista di tutte le azioni che oggi consegnano alla città la crisi della sua amministrazione comunale. Nei prossimi giorni, daremo corso al mandato ricevuto delle direzioni provinciale e comunale depositando un esposto al consiglio provinciale dei garanti nei confronti dei sette consiglieri iscritti al Pd, che hanno la responsabilità di aver fatto venir meno la maggioranza in consiglio comunale”.
“Da qui oggi – ha proseguito Orlando Paris, coordinatore comunale di Sinistra Ecologia Libertà – vogliamo sottolineare ed elogiare lo sforzo di cambiamento operato dal Comune di Siena. Un impegno che ha infastidito le vecchie incrostazioni di potere che hanno funzionato da cappa per questa città, e che da settimane lavorano nell’ombra per mettere in atto una crisi strumentale. Un’azione vile legata alle scelte sul cda della Banca Mps non corrispondenti a vecchie logiche spartitorie, ma a criteri di competenza, professionalità e merito. Quella di Siena è una crisi tanto più grave perché s’inserisce in un momento difficile, per la città e per tutto il Paese, in cui la politica dovrebbe farsi carico dell’interesse comune ed essere lungimirante e presente per rafforzare il suo agire e ripensare a un nuovo modello di sviluppo locale. Al contrario c’è ancora chi resta ancorato a un modo spartitorio di fare politica, opponendosi a quel principio di rinnovamento che oggi va fatto salvo a tutti i costi”.
“Nelle ultime settimane credo che la politica locale abbia veramente toccato il fondo – ha aggiunto Leonardo Tafani, coordinatore comunale di Siena del Partito Socialista Riformisti – il bilancio è stato usato come pretesto per creare questa crisi di governo e affossare la città. Tutto quello che si è verificato non ha alcuna matrice politica, perché ricordo che le crisi politiche si aprono sui bilanci previsionali nei quali si decide come verranno spesi i soldi pubblici e non su quelli consuntivi, dove il consiglio comunale è chiamato semplicemente a tracciare una linea e tirare le somme. In ultima analisi, inoltre e con una velata punta di sarcasmo, vorrei ringraziare gli otto consiglieri dissidenti per aver mostrato alla cittadinanza le reali logiche da cui erano mossi e proprio, in virtù della discontinuità e del ricambio che ha caratterizzato il governo Ceccuzzi, sono contento che la loro azione si sia palesata per quello che è agli occhi degli elettori, che potranno così giudicare l’atto di infamia che ha contraddistinto il loro operato. Proprio oggi, poi, nell’ultimo consiglio comunale Franco Ceccuzzi ha dimostrato che il voto al bilancio non era vincolato alla permanenza del sindaco nella sua attuale posizione, ma che approvare il consuntivo è un’azione finalizzata al perseguimento del bene comune. Lo svincolare le dinamiche di maggioranza e di posizionamento del sindaco rispetto all’approvazione del bilancio credo sia stata una mossa condivisa e appoggiata dalla maggioranza delle forze di centrosinistra, che in questo modo hanno dimostrato che non si tratta di un accanimento su posizioni, ma che è in palio il bene della città che occorre far prevalere a prescindere da chi lo rappresenta”.
“La città è stata violenta nei suoi scopi- ha concluso Dario De Prisco, portavoce di Siena Futura – Siena non si merita il teatrino politico a cui abbiamo assistito in questi giorni. Siamo certi che i cittadini hanno capito che importanti questioni amministrative sono state trascinate, loro malgrado, in un vortice di eventi che nulla hanno a che fare con il governo della città. Siena Futura ha più volte richiamato la centralità del Comune, sostenendo che il sindaco, la giunta e il consiglio comunale devono trovarsi sempre al centro di ogni azione rilevante per salvaguardare la giusta e necessaria differenziazione tra politica e interessi personali. Per questa ragione, dispiace constatare che ci sia ancora qualcuno che si oppone al costante processo di rigenerazione messo in atto in questi mesi. Al contrario, crediamo che per la politica sia una sfida accattivante ottenere il consenso solo dalle scelte compiute in favore della città, uscendo dalla cultura della rendita che, per troppo tempo, ha determinato le dinamiche di Siena. Intendiamo per questo portare avanti la nostra azione politica per dare a Siena un futuro in cui venga valorizzato il merito, l’impegno e la disponibilità. Questa è la risposta che vogliamo dare a chi oggi attacca le politiche di bilancio che aveva condiviso fino all’altro ieri e questa è la posizione che come centrosinistra intendiamo assumere anche a partire dalla prossima campagna elettorale”.