FIRENZE. La Regione Toscana ha aumentato la quota pubblica destinata alle residenze per anziani non autosufficienti, con l’obiettivo di sostenere economicamente il sistema toscano delle Rsa e sviluppare i servizi a beneficio della popolazione anziana.
L’impegno assunto ad inizio settembre con la sottoscrizione di un’intesa condivisa con i gestori delle Rsa toscane si è tradotto in realtà con l’approvazione nel corso dell’ultima Giunta di una delibera proposta dall’assessora regionale al sociale Serena Spinelli.
“Per la Toscana, che è sempre stata all’avanguardia nella cura della persona, è giunto il momento di fare un salto di qualità su questo fronte – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – L’aumento del contributo pubblico alle Rsa e ulteriori future iniziative, sviluppate in collaborazione con i gestori, potranno fare la differenza. In questi anni di emergenza Covid-19 la Giunta Regionale è intervenuta più volte a sostegno del sistema delle Rsa, con misure di ristoro che hanno parzialmente ridotto i problemi di tenuta economica delle strutture, ma adesso abbiamo scelto di intervenire in maniera più strutturale, per garantire la qualità della vita dei nostri anziani e di coloro che non sono autosufficienti. Questo obiettivo per noi è prioritario e credo che per raggiungerlo la sinergia tra pubblico e privato sia determinante”.
“Questo è il primo passaggio a seguito dell’intesa sottoscritta con i soggetti gestori delle RSA toscane – spiega l’assessora Serena Spinelli – che in questo caso riguarda gli aspetti economici e stabilisce l’aumento della quota sanitaria, la parte della retta a carico della Regione a favore degli anziani non autosufficienti inseriti dai servizi sociosanitari territoriali. Si tratta di maggiori risorse che saranno dedicate a questo scopo: 4 milioni di euro già per quest’anno, che con gli aumenti stabiliti per il 2024 e il 2025 arriveranno a oltre 16 milioni”.
“L’impegno della Regione – aggiunge l’assessora – riguarda nel complesso la ridefinizione dei modelli e il rafforzamento dei percorsi di assistenza alle persone anziane non autosufficienti, di cui la residenzialità è un tassello importante. E’ un percorso che abbiamo avviato con i tavoli di lavori previsti dalla delibera 843 del 2021, che entro la fine dell’anno daranno i primi esiti, da proseguire insieme a tutti gli attori del sistema, quindi i gestori privati, le Aziende pubbliche di Servizi alla Persona, i servizi sociosanitari regionali, gli enti locali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei pensionati”.
La Giunta regionale si è impegnata ad un aumento progressivo delle quota sanitaria destinata alle Rsa, con il conseguente incremento del fondo ad essa destinato. L’incremento giornaliero sarà di:
• 2,00 euro dal 1° luglio 2023 (retroattivo)
• 1,60 euro dal 1° gennaio 2024
• 1,50 euro dal 1° gennaio 2025
Dunque da subito il contributo regionale per le residenze per anziani non autosufficienti aumenterà di 60 euro al mese per ciascun ospite, con ulteriori aumenti già stabiliti per il 2024 ed il 2025.
Avevano siglato l’Intesa alla base della delibera che determina l’aumento delle quote il presidente Eugenio Giani ed i rappresentanti dei gestori delle Rsa: Agespi, Arat, Arsa, Aret, Anaste, Uneba, Confcooperative Federsolidarietà Toscana, Legacoop Toscana, Agci, Aiop Rsa Toscana, Diaconia Valdese-Csd.