SIENA. Il movimento Per Siena porta avanti il programma che ha raccolto il consenso del 23 per cento degli elettori. Lo fa con serietà e impegno, come già avvenuto nel corso del precedente quinquennio amministrativo. Di fatto rimane, con la sua storia, il soggetto che rappresenta l’idea di un civismo libero da condizionamenti di parte, oggi attraverso una struttura da poco riorganizzata che ha già allestito nuovi strumenti per il lavoro politico e la partecipazione democratica. Nel frattempo, in questo breve lasso di tempo e a riprova di quanto detto, Per Siena ha affrontato temi dirimenti per la città e per la vita dell’istituzione Comune: l’interrogazione sul ruolo del Consiglio comunale nella definizione della pianta organica, la proposta di una delibera per la costituzione della Fondazione per il turismo, le prese di posizione su biotecnopolo, multiutility e Palio. Ciò a testimonianza del fatto che Per Siena non è rimasta e non rimarrà neutra nella lettura dei processi politici e sui livelli effettivi di democrazia.
Resta, invece, su un piano meramente formale la scelta di Fabio Pacciani, comunicataci per le vie brevi, di definire un proprio “profilo” in Consiglio comunale. Si tratta di una scelta personale, a fronte di una coalizione di varie liste che non comprendevano quella del candidato sindaco. Al di là degli aspetti di metodo, ciò che conta, per quanto ci riguarda – e di questo saremo i sicuri garanti – è tutelare gli interessi della città, insieme alle aspettative di quella parte di elettorato che ha votato per precisi obiettivi di ammodernamento della società senese contenuti, in parte, nel programma che abbiamo sottoscritto, riferimento della campagna elettorale appena trascorsa.