Il "menestrello" ha lasciato un grande vuoto
SIENA.E’ morto la notte scorsa dopo una lunga malattia Roberto Ricci, “il menestrello”. Con i suoi stornelli ha divertito, preso in giro, commosso e sostenuto via via i goliardi, la Robur e la sua contrada, l’Aquila. Celebri le serate de I Mostri con Paolo Loppi, Marco Pisaneschi e Foggy Biliotti.
I funerali si terranno lunedì (3 giugno) alle 10 nella chiesa dell’Aquila.
Il cordoglio dell’Università di Siena
Il rettore dell’Università di Siena, Angelo Riccaboni, a nome di tutto l’Ateneo, partecipa al profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Roberto Ricci ed esprime vicinanza alla famiglia. ?Roberto era una persona molto conosciuta a Siena e in Università ? ha detto Riccaboni ? la sua positiva carica umana coinvolgeva immediatamente. Qualche mese fa aveva dato la sua disponibilità a partecipare a un evento di divulgazione della scienza con i ragazzi delle scuole superiori del nostro territorio. Anche in quella occasione non semplice la sua competenza e la sua simpatia erano riuscite a stabilire uno straordinario contatto con i giovani. Roberto ha continuato fino all’ultimo a lavorare in Rettorato, nonostante la terribile malattia che lo ha portato via in modo drammaticamente rapido?. Roberto Ricci lavorara presso l’ufficio ricerca, dove si occupava della gestione dei progetti .
Il cordoglio dell’AC Siena
Il presidente Massimo Mezzaroma, la vice presidente Valentina Mezzaroma, l’Ac Siena tutta si stringono commossi alla famiglia per la prematura scomparsa di Roberto Ricci, indimenticabile Menestrello bianconero, appassionato e ironico cantore della Robur e dei suoi protagonisti.
Il dolore dell’Associazione Il Liceone
Non ci sono parole per commentare la tristezza e lo sconforto che ci ha preso , da stamani, quando abbiamo saputo della scomparsa di Roberto Ricci. Sapevamo che stava male e che aveva deciso di affrontare la malattia con la forza e l’ironia che l’hanno sempre contraddistinto. Ma la realtà della notizia è sempre troppo dura da mandar giù .
Ci mancherà a tutti. Le sue canzoni, le sue note, la regia delle commedie del Liceo. Quanti ricordi insieme in questi ultimi anni… Difficile esprimere anche le più semplici riflessioni.
Con il Liceone aveva partecipato, con il suo complesso, alla grande festa del 2009 per il 50° del Comitato con il suo repertorio classico degli anni 60 e 70 facendoci ballare, insieme ai più giovani, nei corridoi del liceo classico. Poi la canzone “Il liceale” cantata da tutti all’assemblea del novembre 2011 nell’aula magna della scuola. Infine la grande commedia sulla storia dei 150 anni della scuola, come al solito presentata, con grande maestria, al teatro dei Rozzi nel marzo 2012, dagli studenti, legatissimi al loro regista Roby.
Ciao Roberto, resterai per sempre nei nostri cuori.
Il Costone piange Roberto
Anche il Costone piange Roberto Ricci, il cui padre Aldo ha ricoperto per lunghissimi anni il ruolo di presidente dell’Associazione sportiva. Ed è proprio al Costone che Roberto ha mosso i suoi primi passi da menestrello e regista, mettendo in scena assieme alla sorella Patrizia, spettacoli e musical per bambini: da Cappuccetto Rosso a Pinocchio, fino ad Alice nel Paese delle Meraviglie che riscosse un enorme successo tanto che fu necessario fare molte repliche. Il grande Mario Verdone, presente a questo spettacolo, disse che non si era mai divertito così tanto. E poi tante alte rappresentazioni teatrali, con i classici da palcoscenico dove Roberto recitava sempre un ruolo da protagonista. Aveva nel cuore il Costone, anch’egli rallevato da don Vittorio Bonci che ne esaltava sempre il talento. E poi l’amore per il basket, colorato di giallo-verde che lo vedeva sempre in prima fila durante le partite del suo amato Costone; un doppio interesse il suo, visto che nella squadra giocavano i suoi cugini Daniele, Marco e Francesco. Tutti lo riconoscevano come capo-tifoso e quando si alzava lui, come per magia, tutti riuscivano a cantare, giovani e meno giovani. Anche in trasferta era tra i supporter più attivi, sempre pronto alla battuta, cordiale con tutti, trascinatore entusiasmante. La squadra Under 14 del Costone, impegnata sabato sera nello spareggio di Piombino per l’accesso alle final four di categoria, gli ha dedicato la vittoria. Al Torneo Terre di Siena, intitolato a Mario Bruni, i piccoli cestisti hanno osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di finale. Al PalaOrlandi compare la bandiera a mezz’asta giallo-verde listata a lutto. Anche per la Piaggia più antica di Siena, Roby Ricci ha lasciato un grande ricordo che rimarrà indelebile nel tempo. Ciao Roby Ricci, da lassù dedicaci una canzone, ne sentiamo il bisogno.
I cmmedianti di Roby
“Grazie Mille, adesso devo andar”, così si chiudeva il 27 Marzo la commedia “FantAliceum” dei ragazzi del Piccolomini; riascoltare adesso quelle parole riporta inevitabilmente alla mente il ricordo di Roberto, come se fossero pronunciate da lui, in un addio sereno e sorridente, come lui è sempre stato con noi Liceali. Roby è stato un amico e regista delle nostre commedie da ormai tanti anni, la sua prima comparsa in cabina di regia risale infatti al 1996, la sua ultima proprio alla suddetta Commedia del 27 Marzo. L’entusiasmo di Roby, infatti, non è stato scalfito neppure in questi ultimi mesi segnati dalla malattia, facendoci dono della sua forza e della sua energia , spinto dall’amore per il Liceo e i Liceali. Proprio noi Liceali, siamo grati a Roby per l’affetto paterno che trasmetteva nei nostri confronti seguendoci anno dopo anno. Affetto che imprimeva nelle sue Commedie, vedendole crescere, non essendone mai contento, mai per delusione, ma per amore. Non era mai soddisfatto e sempre alla ricerca sfrenata di un passo avanti rispetto agl’anni precedenti, ha dato così vita a un flusso lungo più di un decennio di pura energia e genialità.
Quest’ultimo anno, oltre ad aver dato un nome alla Commedia (è stata infatti di Roberto l’idea del titolo “Fantaliceum”), ha regalato a noi, Commedianti per una sera, la soddisfazione di apparire anche sul piccolo schermo, grazie alla collaborazione con Siena TV.
In tutti noi rimarrà vivo il ricordo di Roberto, lui ci ha insegnato a vivere la Commedia come vita e la vita come Commedia, senza mai farsi togliere il sorriso e la voglia di andare avanti.
Grazie di tutto, Maestro.
I tuoi Commedianti.
(Foto di Augusto Mattioli)