SIENA. “Per me questo è un giorno speciale, sono molto emozionata. Ringrazio il Costone e la città di Siena per avermi dato la possibilità di conservare le mie opere all’interno del Teatro del Ricreatorio Pio II”. Queste le parole di Gina Roche, che ha donato le sue opere al Costone che le conserverà all’interno del suo Teatro. Molte le persone intervenute alla cerimonia tenutasi lunedì sera nei locali del Ricreatorio.
Tra i presenti anche il sindaco Nicoletta Fabio, alla quale la pittrice ha dedicato questo pensiero: “Vorrei ringraziare in modo particolare il sindaco di Siena che ha speso delle parole veramente belle nei miei confronti”.
In effetti il primo cittadino, durante il suo intervento, ha elogiato l’arte di Gina, dichiarando che la donazione arricchisce non solo il Costone, ma l’intera città: “Un gesto nobile e generoso – ha affermato Nicoletta Fabio – da parte di un’artista che ha dimostrato molta sensibilità nel realizzare l’Araldica delle Contrade. Il Costone è un luogo a cui sono molto affezionata, mio padre mi ci portava spesso da piccola, ho dei ricordi bellissimi, se non altro per quello che per lui ha rappresentato”.
Massimo Fabio, che è stato per lunghi anni il presidente dell’Associazione Amici del Costone, è stato un “ragazzo di monsignor Orlandi”, come ha ricordato Roberto Rosa che ha condotto la serata, il quale ha voluto ringraziare in modo particolare l’amica americana, ma ormai trapiantata a Siena da anni, Julie De Voto, che ha fatto sì che avvenisse il contatto tra l’artista e il Costone. A fianco di Roberto Rosa, il direttore artistico Francesco Flamini, che con una mossa a sorpresa è riuscito a portare la sua mamma, Rosanna Bonelli detta Rompicollo, che da poco ha compiuto 89 anni, apparsa più arzilla che mai: “Sto bene, specialmente quando monto a cavallo!”.
Molto apprezzati anche gli interventi di Carlo Rossi, presidente della Fondazione Mps, di Mauro Civai, di Benedetta Mocenni, in rappresentanza della Selva e del Magistrato delle Contrade, di Antonio Carapelli, presidente del Consorzio per la tutela del Palio. Proprio
quest’ultimo ha voluto ribadire come l’Araldica delle Contrade sia un patrimonio genetico per tutti i senesi. “Quando si nasce, abbiamo già impressi nelle retine dei nostri occhi, i simboli e i colori della nostra Contrada. Per questo amiamo tutelare l’immagine di ciò che ci appartiene visceralmente”.
Gli ospiti della serata, assieme a tutti i costoniani, si sono poi intrattenuti per un aperitivo nei giardini del Costone, a cui ha fatto seguito un banchetto.