Il consigliere comunale interviene a margine dei recenti fatti che hanno coinvolto l’area verde del quartiere Acquacalda
SIENA. Degrado, sporcizia e tanta preoccupazione legata ai problemi di sicurezza. Erano questi alcuni dei problemi più ricorrenti che mi venivano posti dai cittadini dei quartieri della città durane la campagna elettorale. Questioni che, in alcune zone come Acquacalda, andavano a penalizzare anche la socializzazione dei cittadini e la qualità della vita dei suoi abitanti, a partire dagli anziani e dai bambini. I recenti episodi avvenuti al Parco Ochino, una delle aree verdi più vissuta dei cittadini del quartiere ne sono l’ennesima testimonianza.
Il Parco Ochino deve essere sottratto dal degrado. Credo che la giunta debba dimostrare, con atti concreti, di avere una strategia generale di contrasto al degrado partendo proprio dalla valorizzazione dei parchi e delle aree verdi in ogni quartiere. Il Parco Ochino, ad esempio, deve tornare ad essere un luogo al servizio dei cittadini, ripristinando le panchine rotte, ampliando e rinnovando l’offerta dei giochi e sottraendo lo spazio pubblico al degrado con una maggiore e più incisiva attività di pulizia e manutenzione del verde. Ridare alla comunità spazi di socializzazione pubblica vuole dire anche ridare vita ai quartieri rendendoli più vivi e vissuti da tutte le fasce di età e quindi anche più sicuri. In questo senso potrebbe essere valutata insieme alla Polizia Municipale la possibilità di istituire il Vigile di quartiere, un servizio di prossimità pensato per i cittadini per la tutela della qualità urbana, della convivenza civile e della sicurezza sociale e stradale.
Per quanto riguarda i più giovani è necessario offrire loro attrezzature sportive all’aria aperta e opportunità di socializzazione attraverso progetti ed eventi culturali e musicali pensati per loro. In questo modo riusciremo a sottrarli dalla loro ‘vita virtuale’.
Infine, torniamo a dare significato ai luoghi, organizzando eventi che partano dalla toponomastica per arrivare alla valorizzazione della nostra storia di città. Quanti sanno ad esempio che Bernardino Ochino, a cui è stato intestato il Parco dell’Acquacalda, era un teologo, religioso ed eretico senese? Siamo una città ricca di angoli di storia e di personaggi importanti ma troppo spesso ce ne dimentichiamo.
È il momento di invertire la rotta di impoverimento sociale, economico e culturale. È venuto il momento di far tornare il decoro, la pulizia e la vivibilità dei quartieri al centro dell’interesse collettivo. Abbiamo già perso cinque anni, perderli altrettanti vorrebbe dire condannare la città all’imbarbarimento e al depauperamento sociale.