Dopo l'ennesimo schiaffo all'immagine, alla dignità e al patrimonio della nostra Siena

SIENA. La nostra Associazione prende atto del blitz della Guardia di Finanza presso la Banca MPS e la Fondazione MPS, con un misto di soddisfazione e stupore. Soddisfazione perchè finalmente le Forze competenti stanno compiendo il loro dovere di controllo e di ispezione su di un’operazione che presentava molti aspetti poco chiari, stupore perchè riteniamo questa iniziativa giudiziaria un po’ tardiva, e per questo forse meno efficace alle precise individuazioni delle responsabilità, al rilancio della Banca e alla tutela del patrimonio della Comunità, ormai irrimediabilmente compromesso.
Vogliamo ricordare che Pietraserena, anche tramite i suoi associati, fin dal 2007, ovvero a partire dalla prima notizia sull’avvio della scellerata operazione Antonveneta, è pubblicamente intervenuta in tutte le sedi ufficiali (comunicati stampa, dibattiti, assemblee MPS, etc.) per denunciare l’inopportunità e la pericolosità dell’acquisizione Antonveneta, facendo precisi riferimenti alla sua intempestività e all’assurdità delle modalità e del prezzo di acquisto, oltretutto in assenza di una “due diligence” preventiva e senza le minime clausole di salvaguardia.
Avevamo purtroppo previsto (e possediamo documenti che certificano ciò), che questa operazione avrebbe causato incalcolabili danni alla Banca MPS e ai suoi dipendenti, alla Fondazione MPS e a tutto il territorio. Siamo rimasti del tutto inascoltati, e anche dileggiati dai soliti “peones”, stucchevolmente ossequiosi del fallito “Sistema Siena”, e sempre più attenti ad interessi particolari che al bene comune. Altra cosa da ricordare è il fatto che Pietraserena, nelle varie mozioni ed interrogazioni sul MPS presentate e sostenute dal suo referente in Consiglio Comunale, tra le varie richieste, ha sempre sostenuto la necessità di chiarezza e trasparenza, anche sollecitando precise azioni di responsabilità, che a questo punto riteniamo non più rinviabili.
Alla luce di questo ennesimo “schiaffo” all’immagine, alla dignità e al patrimonio della nostra Siena torniamo nuovamente a chiedere le dimissioni del CDA della Fondazione MPS, prendendo atto del ricambio avvenuto in quello della Banca MPS; ricambio che, come già detto, pur allontanando personaggi da noi ritenuti inadeguati, non ci ha per niente entusiasmato.
Dobbiamo arrivare quanto prima a nuove elezioni amministrative per rinnovare completamente una classe dirigente obsoleta e colpevole del disastro che si aggrava giorno dopo giorno.
Vogliamo che la nostra Città sia guidata da persone del tutto nuove e dalle forze migliori che sapranno fare squadra per progettare il nostro difficile futuro rifiutando il logoro metodo dal passato recente. Per questo non si potrà prescindere dall’onestà, dal coraggio dimostrato, dalla libertà intellettuale, dal merito e dall’appartenenza alla cultura del territorio.
Basta con avventurieri e speculatori sia esterni che interni al tessuto cittadino e a coloro riferibili al passato che tentano ora di dissociarsi dalle loro “complicità” e di riproporsi alla guida di Siena.