Alcune scene del docufilm girate a Cetona. Le donne dell’epoca di Cetona confezionarono un vestito verde per Anita Garibaldi, oggi esposto al Museo di Stato della Repubblica di San Marino
CETONA. Lo scorso 22 agosto Cetona ha accolto il regista Luca Criscenti con grande entusiasmo in occasione della presentazione, in una Piazza Garibaldi gremita di pubblico, del docufilm “La versione di Anita” (85 min.), ovvero Ana Maria de Jesus Ribeiro (1821-1849), meglio conosciuta come Anita Garibaldi, la donna rivoluzionaria brasiliana naturalizzata italiana, moglie di Giuseppe Garibaldi, conosciuta come “eroina dei due mondi“. Anita ha vissuto una vita avventurosa, ha combattuto battaglie cruciali per la libertà dei popoli in due continenti, ma che per troppo tempo immaginario collettivo era rimasta sempre legata al marito. Nel docufilm Luca Criscenti, scavando nella sua biografia, con un’analisi rigorosa, anche alla luce delle più recenti ricerche, ci restituisce una donna autonoma, indipendente, capace di scelte difficili e spesso scomode e nel docufilm ne ha raccontato la vita, ma da una prospettiva nuova e inedita che ci consente di rileggere la Storia, non solo italiana, proprio dagli occhi di Anita e dal suo punto di vista. Alcune scene del docufilm sono state girate a Cetona e nella casa dove ha soggiornato al tempo per alcuni giorni oggi è visibile una targa e, non solo: le donne del paese di allora di Cetona, in segno di ammirazione, le confezionarono e donarono un bel vestito verde, che oggi esposto al Museo di Stato della Repubblica di San Marino.
Il Comune di Cetona, in collaborazione con la Fondazione Lionello Balestrieri e Casa Bianchini Balestrieri, ha omaggiato, alla presenza di un numeroso pubblico, il regista Luca Criscenti per questa importante rilettura della Storia.
Il Sindaco di Cetona, Roberto Cottini, ha affermato che «è importante conoscere gli accadimenti storici come realmente sono accaduti e che, purtroppo, fino a qualche tempo fa venivano letti e scritti in senso solo maschilista. Invece, gli studi approfonditi attuali e le ricerche storiche, sempre più accurate, dettagliate e imparziali, ci dimostrano che erano spesso le donne le protagoniste e nel rileggere la storia, come ha fatto Luca Criscenti, è necessario riscrivere anche le pagine della nostra memoria culturale, per riconsegnare meriti e dignità a tutte le donne rimaste in ombra sino ad oggi che, invece, hanno contribuito alla consegna di tutte quelle libertà di cui noi usufruiamo nel contemporaneo».
In una Piazza Garibaldi, che funge da grande spazio di condivisione, tra i suoni dei bambini e dei convivi ai tavoli dei ristoranti e bar all’aperto, tra turisti e residenti al passeggio, il pubblico è rimasto assorto durante la proiezione per gli avvicendamenti ed eventi narrati dal regista, sulla breve ma intensissima vita di Anita Garibaldi, concentrato fino alla fine quando un lungo applauso ha omaggiato il regista Luca Criscenti, presente alla proiezione, commosso lui stesso: in molti al termine della proiezione hanno asserito che se Anita si fosse affacciata da quel balconcino, della casa di Cetona che l’ha ospitata, che si trovava proprio dietro alla platea, avrebbe anche lei applaudito il regista con soddisfazione per aver “riscritto la sua Storia”.
A presentare il docufilm, oltre al Sindaco di Cetona, anche Lidia Barillà, neopresidente della Fondazione Lionello Balestrieri, che ha ricordato che il regista Luca Criscenti è anche membro della Giuria del Premio Ruggero Maccari, concorso riservato ai giovani sceneggiatori, di cui la seconda edizione si svolgerà nell’estate 2024. IL docufilm è stato introdotto da Ludovica Fales, presidente dell’Associazione Casa Bianchini Balestrieri.