Attività e laboratori in collaborazione con la Nobile Contrada del Nicchio a partire già dal mese di settembre
SIENA. Un appartamento a disposizione della comunità, dove prenderanno vita attività, laboratori, azioni di socializzazione e familiarizzazione con il quartiere in cui saranno attori le persone con disabilità del territorio senese. “La Casa delle opportunità” nasce per volontà dell’amministrazione comunale di Siena nell’ambito della co-progettazione con le associazioni del tavolo disabilità di Si SIenasociale, Società della salute e Asp “Città di Siena”.
L’immobile di proprietà di Asp “Città di Siena”, sito in via dei Pispini, è stato messo a disposizione della co-progettazione. L’utilizzazione della struttura è stata al centro dell’incontro che si è tenuto lunedì 7 agosto tra la Nobile Contrada del Nicchio e i rappresentati delle sei organizzazioni della disabilità (Autismo Siena Piccolo Principe, A.SE.DO, Le Bollicine, Sesto Senso, Coop Sociale Valle del Sole e Uici Siena capofila del Tavolo disabilità). Presenti anche il presidente e vice presidente della commissione solidarietà della Contrada.
Molte le attività che già dal mese di settembre saranno avviate in sinergia con la contrada del Nicchio. Tra queste ci saranno l’affiancamento dei giovani con disabilità alle attività di cucina, la loro presenza all’interno dei laboratori di ceramica della contrada, l’organizzazione di attività di socializzazione: una prima serie di azioni di “relazione” e familiarizzazione con le realtà del territorio limitrofo, in un’ottica di partecipazione attiva delle persone con disabilità nel contesto cittadino.
La “Casa delle opportunità” sarà inoltre sede delle azioni del “Dopo di Noi” (laboratori e palestre di autonomia, esperienze di residenzialità breve e stabile) insieme alla Società della Salute, per la cui realizzazione sempre lo scorso 7 agosto è stato firmato dalle organizzazioni riunitesi l’atto costitutivo di una nuova Ats (Agenzia di Tutela della Salute), che avrà il compito di realizzare gli interventi previsti dalla normativa regionale attraverso la sperimentazione di un coordinamento trasversale tra gli enti per la messa a terra degli interventi.