FIRENZE. Il Documento di economia e finanza regionale registra una sostanziale stabilità con una lieve, ma percettibile, riduzione delle entrate libere di carattere tributario.
Il presidente della commissione Bilancio, Giacomo Bugliani (Pd), ha illustrato il documento di economia e finanza regionale 2024, lo strumento attraverso il quale si mettono in evidenza le attività programmatiche dell’anno successivo.
Quello che arriva all’esame del Consiglio “si genera nel contesto di uno sviluppo economico che subisce una serie di arresti, che vengono dalla situazione internazionale e dalla crisi in Ucraina, ma anche da una crescita del prodotto interno lordo piuttosto bassa e a rilento, tenendo conto anche delle politiche restrittive della Banca centrale europea adottate contro la crescita dell’inflazione”, ha detto Bugliani. È un Documento di economia e finanza “di investimento” con quasi il 50 per cento delle risorse dedicate. Il Defr 2024 della Toscana arriva in Consiglio regionale registrando una sostanziale stabilità. Il Fondo sanitario è stimato in crescita dell’1,4 per cento.
Come già spiegato nella commissione, il Defr è preliminare al prossimo Bilancio di previsione. I contenuti generali inseriti nel Documento di economia e finanza saranno consolidati con la Nota di aggiornamento (Nadefr). È composto da sei capitoli e “consta di due allegati, indica gli assi portanti della manovra per il 2024”. Per i 29 progetti suddivisi nelle sette aree, “si prevede un incremento di risorse di 1,77miliardi che derivano soprattutto dai fondi strutturali e dalle risorse del Pnrr”. C’è poi una parte che Bugliani definisce “innovativa: la parte dedicata alla strategia di sviluppo regionale di tipo sostenibile”, in linea con le direttive statali tracciate dal 2019 ma ancora non pienamente effettive, “e un’ultima parte, dedicata al Piano di razionalizzazione delle società partecipate”.
Nel dettaglio: Previsione economica: grazie al rapporto sviluppato in collaborazione con Irpet e contenuto nel Defr, si registrano previsioni di crescita del Pil toscano per il 2023 e il 2024 in linea con il Pil italiano anche se “fortemente dipendente” dai progetti di investimento e la loro implementazione. I risultati, in termini di aumento del Prodotto interno lordo, per gli effetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza in Toscana determinano un incremento medio di 0.8 punti percentuali e un incremento medio di occupazione dell’1 per cento.
Quadro finanziario: complessivamente si rileva da diversi anni una sostanziale stabilità con una tendenza leggera, ma percettibile, di riduzione delle entrate libere prevalentemente di carattere tributario.
Manovra per il 2023: si prevede non conterrà grandi novità anche se il quadro normativo nazionale potrebbe essere innovato da due disegni di legge (Riforma fiscale e Autonomia differenziata). Le linee di massima contenute devono essere considerate provvisorie.
Politiche regionali: vengono richiamati gli obiettivi dei 29 progetti (suddivisi nelle sette Aree: Digitalizzazione, semplificazione innovazione e competitività del sistema toscano; Transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione, ricerca e cultura; Inclusione e coesione; Salute; Relazioni interistituzionali e governance del sistema regionale), finanziati anche in ambito Piano nazionale di ripresa e resilienza, e si prevedono 7967 interventi sul territorio – articolati tra Comuni, Province, Enti di gestione delle acque, Asl e Università, Consorzi di bonifica e la stessa Regione – per un totale che supera di poco i 6miliardi di euro. Di questi, 3.3miliardi sono relativi alla spesa corrente, il resto sono spese in conto capitale di cui 808milioni concentrati sulla mobilità sostenibile. Gli obiettivi del Defr 2024 sono gli stessi definiti nella Nota di aggiornamento 2023. Solo con la Nadefr 2024 saranno definiti gli interventi e quindi l’elenco più dettagliato. Una novità però si trova: all’interno delle schede progetto sono presenti indicatori di risultato (circa 200), in linea di massima definiti nel Piano regionale di sviluppo (Prs), per i quali sono stati individuati i target da raggiungere sia per il 2023 che per il 2024.
Il sesto e ultimo capitolo del Defr 2024, contiene le modifiche al Piano razionalizzazione delle partecipate che “non prevede nuovi inserimenti ma solo slittamenti di termini già approvati e definiti e che riguardano il 2023” ma è invece “propedeutica alla redazione del nuovo Piano di razionalizzazione”. In particolare:
Ala Toscana: si procede alla correzione di un refuso esplicitando, in tutti i documenti, la proroga al 31 dicembre prossimo di qualunque azione prevista in attesa del Masterplan aeroportuale e quindi di tutti gli investimenti e le strategie connesse;
Interporto Toscana: viene prorogata la scadenza al 31 dicembre prossimo in attesa della definizione di un patto parasociale tra soci pubblici ai fini della definizione del controllo pubblico;
Cosvig: si proroga al 31 ottobre l’individuazione del nuovo assetto. Il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche era stato oggetto di una ipotesi di scorporo e cessione del ramo di azienda in una società di nuova costituzione le cui quote di partecipazione dovevano essere mantenute presso lo stesso Cosvig. Nel 2022 questa operazione è stata censurata da Corte dei Conti e Autorità di vigilanza per la concorrenza e il mercato perché a norma del Testo Unico (articolo 4 comma 5) è impossibile detenere partecipazioni in società strumentali che a loro volta hanno partecipazioni in altre società;
Fidi Toscana: slitta dal 30 aprile al 31 ottobre il termine per la cessione del pacchetto di maggioranza. La cessione in atto ha infatti bisogno di più tempo;
Firenze Fiera: le tempistiche vengono riviste. Il Piano di risanamento 2023-2027, approvato dall’Assemblea dei soci lo scorso 7 luglio, prospetta una importante ricapitalizzazione;
Sviluppo Toscana: l’acquisizione di parte delle azioni di Sici (Sviluppo imprese centro Italia) richiede maggior tempo per le interlocuzioni soprattutto con la Banca d’Italia. Il termine viene spostato al 31 dicembre 2023.