Avrebbero provocato, secondo i Carabinieri, il decesso della padrona di casa
SIENA. Con un lavoro minuzioso e certosino, di concerto con i loro colleghi di altre parti d’Italia, i Carabinieri del comando provinciale di Siena hanno fermato tre uomini, di età compresa tra i 25 e i 30 anni, con le accuse, stando alle prime informazioni disponibili, di rapina aggravata e omicidio. I fatti: nella notte tra il 24 e il 25 novembre dello scorso anno i tre malviventi si erano introdotti nella villa, situata alle porte della nostra città ma isolata, passando da una finestra e avevano costretto la donna ad aprire la cassaforte per poi fuggire con il bottino. La contessa, ricoverata in ospedale a causa delle percosse subite e per il forte spavento, dopo qualche giorno morì.
Le indegini serrate dei Carabinieri hanno permesso di ricostruire che i tre arrestati facevano parte del gruppo di origine albanese che aveva la sua base operativa in provincia di La Spezia ed effettuava le sue “scorribande” soprattutto nelle province toscane confinanti. Fondamentale in tal senso risultava il controllo effettuato nella serata del 29 Novembre 2012 in loc. Bettolle del Comune di Sinalunga (SI) di un camion Fiat Iveco tg BR159SF di proprietà e condotto da DODAJ Aleksander effettuato da personale di questo Nucleo Investigativo, nell’ambito di un’attività investigativa finalizzata a monitorare un “gruppo” di cittadini albanesi perlopiù domiciliati nella zona di Rapolano Terme (SI) e Rigomagno (AR), nel corso della quale veniva rinvenuto e sequestrato una cospicua refurtiva tra la quale vi erano anche molti oggetti in oro e tre pistole. Tra gli oggetti ritrovati venivano riconosciuti alcuni gioielli anche in oro, tra cui un paio di gemelli da uomo con pietre bleu ed una spilla in oro gialla a forma di leopardo appartenute alla vittima.
Il PM Nicola Marini ha quindi, a seguito delle indagini e dei fermi, convalidato l’arresto appena in tempo: uno di loro, infatti, è stato fermato a Cernusco Sul Naviglio, nel milanese, mentre si apprestava a prendere un aereo per scappare e condotto nel carcere di Monza. Gli altri due uomini sono stati invece bloccati a Sarzana e condotti nel carcere di La Spezia.
Le indegini serrate dei Carabinieri hanno permesso di ricostruire che i tre arrestati facevano parte del gruppo di origine albanese che aveva la sua base operativa in provincia di La Spezia ed effettuava le sue “scorribande” soprattutto nelle province toscane confinanti. Fondamentale in tal senso risultava il controllo effettuato nella serata del 29 Novembre 2012 in loc. Bettolle del Comune di Sinalunga (SI) di un camion Fiat Iveco tg BR159SF di proprietà e condotto da DODAJ Aleksander effettuato da personale di questo Nucleo Investigativo, nell’ambito di un’attività investigativa finalizzata a monitorare un “gruppo” di cittadini albanesi perlopiù domiciliati nella zona di Rapolano Terme (SI) e Rigomagno (AR), nel corso della quale veniva rinvenuto e sequestrato una cospicua refurtiva tra la quale vi erano anche molti oggetti in oro e tre pistole. Tra gli oggetti ritrovati venivano riconosciuti alcuni gioielli anche in oro, tra cui un paio di gemelli da uomo con pietre bleu ed una spilla in oro gialla a forma di leopardo appartenute alla vittima.
Il PM Nicola Marini ha quindi, a seguito delle indagini e dei fermi, convalidato l’arresto appena in tempo: uno di loro, infatti, è stato fermato a Cernusco Sul Naviglio, nel milanese, mentre si apprestava a prendere un aereo per scappare e condotto nel carcere di Monza. Gli altri due uomini sono stati invece bloccati a Sarzana e condotti nel carcere di La Spezia.