I risultati dell'indagine presentati in Regione
FIRENZE. Gli utenti promuovono il servizio di trasporto pubblico su gomma in Toscana. È quanto emerge dall’indagine svolta, in maniera autonoma, tra marzo e aprile 2023, da una azienda specializzata del settore ricerche (la Irteco di Torino).
I numeri che emergono assegnano piena sufficienza sia al trasporto urbano che extraurbano e indicano anche che la percentuale degli utenti del tpl che si dicono soddisfatti del servizio è molto alta.
La ricerca è stata presentata stamani in Regione dall’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli insieme al presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli, l’AD Jean-Luc Laugaa, la coordinatrice Customer Care e Relazioni con il Territorio Jasmine Andreaus.
“Da contratto prevediamo che Autolinee faccia ogni anno un’indagine di costumer satisfaction e oggi la proponiamo in piena trasparenza- spiega l’assessore Baccelli -. L’indagine viene fatta da un soggetto terzo, oltre 12mila intervistati e i risultati sono fra i buoni e molto buoni. C’è una differenziazione per territori e questo ci torna; in particolare perché i dati sono inferiori alla media nell’area fiorentina, e sappiamo che il fenomeno della carenza degli autisti ha colpito e continua a colpire maggiormente. Ma è un’indagine seria – prosegue Baccelli- e quindi dobbiamo volentieri prendere atto di una media di giudizi positivi da parte degli utenti. Per noi è uno sprone a fare meglio”.
Baccelli ha ricordato che “la Regione Toscana investe 660milioni di euro nel trasporto pubblico locale: non solo bus, ma anche treno e trasporto marittimo. La scelta della gara – ha aggiunto – è stata una faticosa, ambiziosa, difficile; il rinnovo dei mezzi sta andando avanti così come stanno andando avanti i sistemi di innovazione tecnologica. E’ un’indagine di cui prendiamo atto, ma è anche una motivazione per noi e Autolinee a fare meglio e di più”
“I ricercatori Irteco – spiega Jasmine Andreaus, coordinatrice Customer Care e Relazioni con il Territorio di Autolinee Toscane – hanno fatto come a scuola: hanno “interrogato” le persone a bordo dei bus e/o ferme in attesa alle fermate, sia nelle tratte urbane che in quelle extraurbane, e gli hanno chiesto di dare un voto da 1 a 10 su vari aspetti del trasporto sui bus di “at”. E in tutte le “materie” “at” non è mai scesa sotto la sufficienza più che piena. In media, ad esempio, il TPL urbano viene promosso con un voto di 7,3 e i passeggeri soddisfatti sfiorano l’89%. Mentre i servizi extraurbani nel loro complesso vanno ancora meglio sfiorando l’8 di media in “pagella” (7,58 per la precisione) e con una percentuale di clienti soddisfatti vicina al 92%”.
“Per noi questi dati hanno una duplice valenza – commenta il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli -: da una parte ci ripagano degli sforzi enormi che abbiamo fatto in questi mesi, dal momento in cui abbiamo iniziato a gestire il TPL in Toscana. Una fase non semplice dove abbiamo dovuto sopperire a problemi inaspettati come la cronica mancanza di mezzi e autisti, e pesanti come la pandemia Covid, che ha ridotto notevolmente i passeggeri e quindi i ricavi, anche dopo la fine dell’emergenza, e l’aumento dei prezzi energetici ,che ha fatto impennare i costi di gestione. Sono stati mesi complicati dove però abbiamo cominciato a gettare le basi del cambiamento con forti investimenti sul personale, sui mezzi e sulle tecnologie. E credo che i toscani queste azioni le stiano vedendo. Ma questi bei voti ci incoraggiano a dare ancora di più, perché dimostrano che se riusciamo a migliorare la nostra offerta di trasporto pubblico locale su gomma avremo anche una risposta sempre più positiva sul versante della domanda. E questo porterà beneficio a tutti, anche a quelli che non usano ancora il bus. Perché più persone si spostano sui mezzi del tpl, meno auto avremo in giro e quindi migliorerà la qualità delle nostre vite e dell’ambiente”.
LA PAGELLA AI SERVIZI DI “at”
I voti, come precisa Andreaus, ovviamente variano a seconda degli aspetti esaminati e delle diverse realtà ma si mantengono, comunque, su livelli alti di soddisfazione ovunque.
Nelle tratte urbane i voti più alti (7,5) li ottengono la disponibilità, la cortesia e la professionalità del personale e la condotta di guida degli autisti, mentre il maggior numero dei soddisfatti (95,4%) si hanno riguardo le informazioni per l’utenza, (93,7%) l’accessibilità alle fermate e (90,5%) la durata del viaggio.
Nei servizi extraurbani, invece, è la durata del viaggio che ottiene sia il voto più alto (7,8) che la percentuale più alta dei soddisfatti (97,6%).
Da sottolineare, inoltre, come tra i fattori più importanti per gli utenti, oltre il 27%, vi sia il “tempo di viaggio”. Questo è proprio uno degli obiettivi fondamentali che “at” ha intenzione di sviluppare in collaborazione con la Regione e le amministrazioni locali ai fini di implementare il più possibile corsie preferenziali e accessi facilitati alle fermate che consentano la riduzione dei tempi di viaggio.
“Sintetizzando – commenta Andreaus – possiamo dire che i principali macro fattori positivi che i nostri utenti rilevano dal servizio si riscontrano nella attenzione verso il cliente, nel confort e sicurezza del servizio e nei tempi in cui il servizio viene svolto”.
LA CLASSIFICA DEL TPL NELLE PROVINCE TOSCANE
Per quanto riguarda invece la classifica delle varie province della Toscana nel servizio urbano il voto più alto “at” lo ottiene a Siena e Arezzo (7,6) dove il 93,6% degli utenti è soddisfatto, percentuale che a Siena è del 91,4.%. Seguono con un rotondo 7,5 Livorno (soddisfatti 90,6%), Massa-Carrara (89,5% soddisfatti), Pisa (soddisfatti all’89,1%) e Grosseto (88,8% soddisfatti). Poi ci sono Lucca e Pistoia dove il servizio di bus urbani di “at” ottiene il voto di 7,3 e con soddisfatti rispettivamente al 89,9% e 89,4%. Chiudono ma comunque con più di 7 in pagella (voto 7,1) Firenze e Prato dove i soddisfatti sono rispettivamente 87,9% e 82,5%.
Nelle tratte extraurbane il servizio sfiora il voto di 8 a Pisa (7,8) e (7,7) Livorno, Grosseto, Pistoia e Siena. Sopra la media regionale anche Massa-Carrara e Arezzo (7,6) e Lucca (7,5). Stesso voto della media toscana a Firenze (7,4), mentre Prato è sotto col voto 7,3. Quanto alle percentuali di persone che usano i bus extraurbani di “at” e si dicono soddisfatte la maggior parte si registra in provincia di Pisa (94,4%), Pistoia (93,9%) e Grosseto (93,1%). Seguono Livorno (92,4%), Arezzo e Massa-Carrara entrambe al 92%; poi Firenze (89,4%) e infine Prato (86,7%).
LA CARTA DI IDENTITA’ DEI PASSEGGERI DEI BUS PUBBLICI
Oltre che i livelli di soddisfazione, l’indagine Irteco ha permesso anche di individuare chi sono i principali utenti di “at”.
Per quanto riguarda il genere le donne usano i bus pubblici più dei maschi sia nei servizi urbani (54,5 a 45,5%) sia in quelli extraurbani (57,5 a 42,5%). Le fasce d’età che si muovono maggiormente sui mezzi del trasporto pubblico locale su gomma, invece, sono i giovani dai 25 ai 34 anni (22,5% nelle tratte urbane e 19,6% in quelle extraurbane) e gli over 65 (17% nell’urbano, 20% nell’extraurbano). Infine, andando a vedere la professione svolta, troviamo in testa fra gli utenti del TPL impiegati (42,5% nell’urbano e 41,3% nell’extraurbano) e studenti (30,5% sui bus urbani e 29,6% sui mezzi extraurbani). Del resto, se si vanno ad osservare le abitudini dei passeggeri, si scopre come le principali motivazioni per cui le persone utilizzano il TPL in Toscana siano dettate da motivi di lavoro (40,7% e 37,5% rispettivamente per le linee urbane e extraurbane), di studio (20,8% per l’urbano e 20,7% per l’extraurbano) e per andare a fare commissioni (25,2% bus urbani e 19,7% bus extraurbani).
Fra i motivi per cui invece si preferisce il bus al mezzo privato, sebbene fra gli utenti vi sia una fetta non piccola di chi non ha altri mezzi (17%), le ragioni sono sia perché col bus non ci sono problemi di parcheggio (27,7 % utenti urbani e 27,9% utenti extraurbani) sia perché con i mezzi pubblici si risparmia (23,4% utenti dei bus urbani e 23,9% utenti dei bus extraurbani).
“Come si può notare si tratta di una indagine molto dettagliata e larga, con ben oltre 12mila persone intervistate, che ci restituisce numeri positivi – conclude Andreaus -, ma l’aspetto da sottolineare è che queste indicazioni trovano conferma anche in una analoga analisi svolta direttamente dalla stessa Regione Toscana nel 2022. In quel caso i voti andavano da 1 a 7, ma la percentuale di chi dava dal 5 in su, quindi piena sufficienza, era 73,1% per i bus urbani e 81,3% nelle tratte extraurbane, valori molto migliorati, dopo più di un anno di attività, come si evince dai risultati registrati in questa ricerca”