Confesercenti ad Anci e Lega autonomie: "Evitiamo il ripetersi del caso-tassa di soggiorno"
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SIENA. Attivare immediatamente un coordinamento Comuni-imprese sulla Tares, per scongiurare uno sfaldamento sociale crescente. E’ quanto chiede Confesercenti Siena in una lettera inviata ai referenti territoriali di Anci (l’associazione dei Comuni) e Lega della Autonomie Locali. Nel documento si chiede l’avvio immediato di un confronto tra le Amministrazioni comunali e le rappresentative imprenditoriali, nell’intento di evitare disparità applicative della nuova tariffa sui rifiuti, e soprattutto di valutare con estrema attenzione le pesanti ricadute sociali che questa potrebbe avere. “Intorno a noi c’è un panorama dilagante di difficoltà per migliaia di imprenditori, lavoratori e rispettive famiglie – osserva Graziano Becchetti, Presidente di Confesercenti Siena – forzare sulla leva dell’incasso, che la legge mette in mano ai Comuni con la Tares, avrebbe un effetto da detonatore. Potenzialmente, l’aggravio di costo rispetto alle precedenti tariffa spazia dal 40 fino ad oltre il 100 per cento, nei casi di imprese attive in Comuni che non avevano ancora adottato la Tia. Pensare ad una fine 2013 con questi presupposti ci fa accapponare la pelle”.
Data questa situazione, Confesercenti chiede dunque il confronto diretto e immediato tra i soggetti attivi della Tares (Comuni in primis, oltre ad Ato e Gestore del servizio di igiene urbana) ed associazioni imprenditoriali, che incentivi l’ottimizzazione dei costi di gestione del servizio e stimoli gli enti locali a individuare altre economie, nelle maglie del regolamento o nella propria autonomia amministrativa. Si chiede di scongiurare, inoltre, applicazioni disomogenee della nuova tariffa: “abbiamo il fresco esempio negativo della tassa di soggiorno – evidenzia Becchetti – applicata in modo difforme da quasi tutti i comuni senesi. Un paradosso che ha dato luogo a situazioni grottesche, come l’applicazione di due tariffe diverse da una parte all’altra della stessa strada, sul confine tra territori comunali. Ecco, questo tipo di situazioni con la Tares vanno necessariamente evitate”.
Data questa situazione, Confesercenti chiede dunque il confronto diretto e immediato tra i soggetti attivi della Tares (Comuni in primis, oltre ad Ato e Gestore del servizio di igiene urbana) ed associazioni imprenditoriali, che incentivi l’ottimizzazione dei costi di gestione del servizio e stimoli gli enti locali a individuare altre economie, nelle maglie del regolamento o nella propria autonomia amministrativa. Si chiede di scongiurare, inoltre, applicazioni disomogenee della nuova tariffa: “abbiamo il fresco esempio negativo della tassa di soggiorno – evidenzia Becchetti – applicata in modo difforme da quasi tutti i comuni senesi. Un paradosso che ha dato luogo a situazioni grottesche, come l’applicazione di due tariffe diverse da una parte all’altra della stessa strada, sul confine tra territori comunali. Ecco, questo tipo di situazioni con la Tares vanno necessariamente evitate”.