Quasi 2800 laureate e laureati dell'ateneo senese coinvolti nella ricerca; il tasso di occupazione risulta essere, a un anno dal conseguimento del titolo di laurea, pari al 76,3%
SIENA. Migliora il tasso di occupazione delle laureate e dei laureati dell’Università di Siena: è quanto emerge dalla presentazione annuale del Rapporto AlmaLaurea 2023 sul profilo e condizione occupazionale delle laureate e laureati, tenuta quest’anno nel corso del convegno “Mobilità territoriale dei laureati: quale sostenibilità?”, organizzato il 12 giugno a Palermo dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’Università di Palermo. Ad essere analizzati per l’Università di Siena sono i dati di quasi 2800 laureate e laureati; si attesta che il tasso di occupazione di laureate e laureati di secondo livello, magistrali e a ciclo unico, dell’Ateneo senese risulta essere, a un anno dal conseguimento del titolo di laurea, pari al 76,3%, in leggero aumento rispetto all’anno precedente; mentre a cinque anni dalla laurea il tasso di occupazione si assesta al 90,4%, superiore di 2,3% rispetto alla media nazionale del 88,7%. Di rilievo il dato sull’efficacia della laurea nel lavoro, cioè la corrispondenza tra laurea conseguita e lavoro svolto, che è salita di quasi 7 punti percentuali a un anno dalla laurea e in crescita di 2 punti percentuali a cinque anni dalla laurea: a un anno il dato si assesta infatti al 69% contro una media nazionale del 68,7%, registrando una ampia salita rispetto all’anno precedente in cui era il 62,6%; a 5 anni il dato si assesta al 71,3% rispetto al 69,3% dell’anno precedente. Risultano essere in linea con la media regionale i dati relativi all’Ateneo senese attinente all’occupazione a 5 anni e all’entità della retribuzione mensile netta percepita.
Per quanto riguarda il tasso di occupazione delle laureate e dei laureati triennali, intendendo i non iscritti ad un altro corso, ovvero il 35,3% dei laureati triennali complessivi, a un anno dal conseguimento del titolo di laurea risulta occupato il 75,4%, dato equivalente alla media nazionale, in risalita rispetto all’anno precedente in cui era il 72,8%.
Aumentata risulta inoltre la frequenza ai tirocini degli iscritti ai corsi di laurea triennali, con percentuali più alte della media nazionale e toscana: fra i laureati triennali il 61,8% hanno svolto attività di tirocinio a fronte della media italiana pari al 58,5% e quella regionale del 50,8%; mentre sono il 63,4% i laureati magistrali che hanno svolto tirocini nel loro percorso di studi (la media italiana è del 61,8% e la media toscana è del 59,6%).
Sotto il profilo dell’internazionalizzazione la quota di studenti con cittadinanza estera risulta pari all’8,1 %, rispetto al 4,5 % degli altri atenei toscani. Più alto della media regionale è altresì il dato attinente alla provenienza da fuori regione: provengono da fuori della Toscana ben il 42,8 % delle laureate e dei laureati a fronte della media regionale del 31,6 %.
Di particolare apprezzamento è il dato relativo all’indice di soddisfazione dell’esperienza complessiva da parte dei laureati e laureate dell’Università di Siena pari al 92%, rispetto al dato regionale dell’89,4 %.
«I dati Almalaurea sull’occupazione delle nostre laureate e dei nostri laureati confermano e migliorano il posizionamento del nostro Ateneo. – Dichiara il Rettore Roberto Di Pietra -. Stiamo lavorando molto bene ai livelli più alti possibili e nella maggioranza dei casi sopra la media nazionale e regionale».
Spiega la Professoressa Claudia Faleri, delegata del Rettore al Placement: «I dati sul numero dei tirocini risultano in particolare molto gratificanti in quanto testimoniano non solo il significativo lavoro svolto dal Placement Office dell’Ateneo senese, ma anche la consapevolezza maturata da parte dei nostri studenti, già dagli anni dei Corsi di laurea triennale, riguardo all’importanza di queste occasioni che consentono loro di affiancare nuove competenze alle conoscenze acquisite nei loro percorsi di studio. Tali dati sono per il nostro Ateneo altresì stimolanti per intensificare ulteriormente i rapporti con le imprese e non solo, per offrire ai nostri studenti (anche futuri) sempre maggiori opportunità di primo inserimento nel mondo del lavoro».