"Che senso ha l'entrata nella maggioranza di chi si era presentato come alternativa?"
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Che l’Udc andasse dove tira il vento – asseriscono dal Carroccio senese – e dove si sente il profumo delle poltrone e delle cariche, non avevamo dubbio. Come già successo in passato (con L’Altra Siena di Monaci) la storia si ripete ed il grande comitato d’affari che gestisce la città di Siena esce nuovamente allo scoperto e ridà vita a quei palesi trasformismi tipici di Siena. Nessuno si preoccupa dei reali problemi della città, del Monte, dell’Università, del commercio, piuttosto che dei giovani, ma tutti si stanno scannando per poche seggiole: da un lato c’è chi è stato fatto fuori, dall’altro i nuovi arrivati che non vedono l’ora di sedere su una poltrona. Altrettanto poco piacevole è lo spettacolo offerto da alcuni rappresentanti della maggioranza, fino ad oggi in silenzio e poi rabbiosi, quando si vedono strappate le poltrone. Non dimentichiamoci, inoltre, che per un decennio, a Siena c’è stato chi ha fatto della falsa opposizione, mentre, in effetti, era accondiscendente alle scelte che allora venivano fatte all’ex quartiere generale del PCI-PDS in viale Curtatone.
A questo punto, ci domandiamo che senso abbia il palese ingresso in maggioranza di chi si era presentato come un’alternativa alla guida della città, appoggiando una mozione che non vuole fare in modo che chi ha delle responsabilità dell’attuale disastro ne paghi le conseguenze.
Crediamo – terminano – che sia giunto il momento di pulire la politica cittadina dall’azione di chi vuole fare solo ed esclusivamente il proprio interesse personale. Siena ha bisogno di serietà nella gestione della cosa pubblica e di persone serie che abbiano dei programmi e, soprattutto, portino avanti i programmi palesati in campagna elettorale».