ROMA. E' la scoperta astronomica dell'anno. E la si deve ad un astronomo dilettante. Una cometa, o forse un asteroide, si è schiantata su Giove e l'evento è stato ripreso quasi in diretta. Tutto merito di un programmatore informatico australiano Anthony Wesley, 44 anni, che ha scoperto la zona dell'impatto mentre scrutava il cielo da casa. Il Laboratorio Propulsione Jet (Jpl) della Nasa ha confermato l'evento, usando il potente telescopio a infrarossi di Mauna Kea, nelle Hawaii.
La notizia della scoperta di Wesley ha lasciato attonito il mondo dell'astronomia. Wesley ha detto che gli ci sono voluti 30 minuti per realizzare che una macchia scura che ruotava nelle nubi di Giove il 19 luglio era effettivamente il primo impatto visto dagli astronomi da quando una cometa entrò in collisione con il Pianeta gigante nel luglio 1994. «Ho pensato che probabilmente si trattava di una normale tempesta polare», ha detto Wesley sul suo sito web. «Ma dal momento che continuava a ruotare e le condizioni miglioravano, improvvisamente ho capito che non era solo scura, era nero in tutti i canali, il che significava che era veramente una macchia nera», spiega Wesley dalla sua casa a Murrumbateman, a nord di Canberra. Le fotografie mostrano la zona dell'impatto, una «cicatrice nera», vicino al Polo Sud di Giove. «Siamo stati molto fortunati ad aver guardato Giove esattamente in quel momento, in quell'ora per assistere all'evento. Non avremmo potuto progettarla meglio», ha detto Glenn Orton, scienziato del Jpl della Nasa, al quotidiano australiano Sydney Morning Herald.
La notizia della scoperta di Wesley ha lasciato attonito il mondo dell'astronomia. Wesley ha detto che gli ci sono voluti 30 minuti per realizzare che una macchia scura che ruotava nelle nubi di Giove il 19 luglio era effettivamente il primo impatto visto dagli astronomi da quando una cometa entrò in collisione con il Pianeta gigante nel luglio 1994. «Ho pensato che probabilmente si trattava di una normale tempesta polare», ha detto Wesley sul suo sito web. «Ma dal momento che continuava a ruotare e le condizioni miglioravano, improvvisamente ho capito che non era solo scura, era nero in tutti i canali, il che significava che era veramente una macchia nera», spiega Wesley dalla sua casa a Murrumbateman, a nord di Canberra. Le fotografie mostrano la zona dell'impatto, una «cicatrice nera», vicino al Polo Sud di Giove. «Siamo stati molto fortunati ad aver guardato Giove esattamente in quel momento, in quell'ora per assistere all'evento. Non avremmo potuto progettarla meglio», ha detto Glenn Orton, scienziato del Jpl della Nasa, al quotidiano australiano Sydney Morning Herald.