E' il ritorno al teatro di Valeria Solarino, attrice nata artisticamente a Torino nella Scuola del Teatro Stabile
COLLE DI VAL D’ELSA. Valeria Solarino, diretta da Valter Malosti, sarà la “Signorina Giulia” nell’omonima tragedia di August Strindberg.
Un efferato ménage a tre, privato e sociale, che va in scena martedì 20 e mercoledì 21 dicembre 2011 alle 21,00 al Teatro del Popolo di Colle di Val D’Elsa.
Accanto alla Solarino, lo stesso Malosti che cura la regia e Federica Fracassi. Una produzione del Teatro Stabile di Torino.
L’appuntamento fa parte della nuova stagione congiunta di prosa e musica del Teatro del Popolo di Colle di Val d’Elsa e del Teatro Politeama di Poggibonsi.
“Signorina Giulia” rappresenta il ritorno al teatro di Valeria Solarino, attrice nata artisticamente a Torino nella Scuola del Teatro Stabile, e che si è affermata come interprete cinematografica lavorando con Sandro Veronesi, Wilma Labate, Roberto Andò. Valter Malosti affronta Strindberg dopo una stagione di successi e un recente Premio Ubu per la regia dello spettacolo Quattro atti profani.
«Con la presente, mi permetto di proporvi la prima tragedia naturalistica della letteratura drammatica svedese, e vi prego di non respingerla alla leggera, se non volete pentirvene più tardi, perché, come dicono i tedeschi: farà epoca»: così August Strindberg scrive nell’agosto 1888 all’editore Bonnier, che respingerà l’opera perché troppo scandalosa. La signorina Julie si svolge nel Midsommarnatten, la notte di mezza estate, notte magica di San Giovanni, occasione rituale di scatenamenti orgiastici. E la stessa vicenda contiene un sogno, una pulsione iconoclasta che spinge Julie, la padrona, e Jean, il servo, a sperimentare il superamento di maschile e femminile, ma anche la contrapposizione di classe, lo sconvolgimento dei ruoli, la sperimentazione del diverso. Teorema sicuramente sessuale ma anche vissuto da personaggi che vanno alla ricerca della propria identità, appesantiti da un proprio destino familiare di follia come nel caso di Julie o da una condizione sociale subalterna come nel caso di Jean. L’urticante attualità del dramma è veicolato dalle stesse note di Strindberg: «Ho scelto e mi sono lasciato conquistare da un tema che si può dire estraneo alle attuali faziosità, perché la problematica dell’ascesa e della discesa sociale, di chi sta sopra e di chi sta sotto, di chi è migliore e di chi è peggiore, del maschio e della femmina, è, è stato e sarà sempre di notevole interesse».
Domani (20 dicembre) è aperto agli abbonati del turno A Popolo e alle formule “Oro” e “Rosso” e il 21 dicembre agli abbonati del turno “B Popolo” e alle formule “Argento” e “Arancio”. Per chi non fosse abbonato ecco invece i prezzi dei biglietti: I settore platea euro 30, II settore platea euro 26, III settore platea e galleria euro 21. Riduzioni: I settore platea euro 26, II settore platea euro 23, III settore platea e galleria euro 18.
Informazioni: 0577921105, teatro.popolo@comune.collevaldelsa.it, www.comune.collevaldelsa.it.