"Racconta la storia del Movimento 5 Stelle a Siena come se la conoscesse o ne fosse stata una delle protagoniste
SIENA. Ho ascoltato con una certa sorpresa le parole della candidata Boldrini al Comune di Siena durante una intervista su Radio Siena TV, in cui raccontava la storia del Movimento 5 Stelle a Siena, come se la conoscesse o ne fosse stata una delle protagoniste.
Se non fosse che la Boldrini, a Siena, non mi pare sia mai stata né “politicamente” attiva né presente, almeno non prima di questa tornata elettorale. Lo stesso simbolo con il quale chiede il voto ai senesi è molto diverso, sia nella forma che nella sostanza, da quello con il quale il gruppo Siena 5 Stelle, ormai non più attivo dal 2018, si presentava ai senesi.
Dove era la Boldrini nel 2018, quando lo staff nazionale negò, senza mai motivarla, la certificazione al gruppo Siena 5 Stelle, impedendone la partecipazione democratica alle elezioni amministrative? Qualcuno ricorda una sua presa di posizione pubblica, una sua dichiarazione in merito? Io no. Ricordo però quella dell’ex-onorevole Migliorino, con il quale ha collaborato molto da vicino, che dichiarava come “lo staff ha fatto il miglior lavoro possibile. Anche in questo caso”.
La Boldrini faccia pure la sua campagna elettorale – privilegio che non venne concesso al Siena 5 Stelle, 5 anni fa – ma senza pretendere di portarsi dietro, come “referenza”, quanto fatto dal gruppo Siena 5 Stelle, quello vero, dal 2007 al 2018. Lei e la sua lista, con quella storia nobile e coraggiosa, non hanno nulla a che vedere.
Michele Pinassi
