SIENA. La Pubblica Amministrazione italiana, Comune di Siena incluso, soffre di una enorme mole di burocrazia e organizzazioni non sempre efficienti, dove per il cittadino anche una banale esigenza amministrativa può trasformarsi in una epopea senza fine.
Per questo riteniamo utile, in vista dell’imminente tornata elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione senese, affrontare un argomento che tocca tutti i cittadini da vicino: il funzionamento della macchina amministrativa comunale.
Se da un lato infatti la burocrazia asfissiante e i costanti tagli di risorse e personale negli Enti pubblici, che si uniscono a retribuzioni quasi mai adeguate, rappresentano un problema serio, dall’altra ci troviamo ad affrontare un momento di transizione dal “cartaceo” al “digitale”, che non sempre va come dovrebbe.
La tecnologia, infatti, dovrebbe servire soprattutto a semplificare e snellire le pratiche, offrendo anche la necessaria dose di trasparenza per poter dire al cittadino, in ogni momento, a che punto è la sua richiesta. Purtroppo, però, non sempre i vari sistemi e piattaforme dialogano tra di loro, causando intoppi e inefficienze che, inevitabilmente, penalizzano l’efficienza dei processi amministrativi.
Crediamo quindi che sia auspicabile, per la nuova Amministrazione, procedere prima di tutto con una analisi dei processi e delle piattaforme tecnologiche coinvolte, cercando di individuarne i “colli di bottiglia” e, quindi, essere in grado di intervenire, anche attraverso la riorganizzazione e l’eventuale nuova acquisizione di personale. Oltre a questo, doveroso essere in grado di offrire al cittadino la situazione, in qualunque momento, dello stato della Sua pratica, spingendosi fino a definire una “Carta dei Servizi” e relativi tempi medi di espletamento.
Le piattaforme tecnologiche dovranno anche essere valutate sotto gli aspetti di accessibilità e semplicità: quante volte ci siamo trovati, come cittadini, a dover impazzire per comprendere il funzionamento di portali web astrusi, con linguaggio tecnico complicato e procedure al limite della comprensibilità? Proprio per favorire l’inclusione e l’uso di questi strumenti, la parola d’ordine deve essere “semplicità” e “comprensibilità” immediata, a cui sarà opportuno affiancare un servizio di supporto per quegli utenti che dovessero riscontrare difficoltà nell’uso delle stesse: come candidati nella lista Civici in Comune, ci impegniamo fin da subito ad affrontare questi aspetti con la nuova Amministrazione.
Sergio Burrini e Michele Pinassi