L'esperienza di Qualità e servizi che ogni giorno serve 8500 pasti cucinati con prodotti a chilometro 0
SIENA. Mangiar di gusto e sano. E’ la mission della società Qualità e servizi, che cura le mense scolastiche di sei Comuni dell’hinterland fiorentino. Un esperimento ben riuscito. illustrato ieri dall’amministratore Filippo Fossati nell’incontro “Dal territorio alle mense”, organizzato da Pd, Sinistra civica ed ecologista e Articolo Uno. Un esempio da seguire anche per le scuole senesi come hanno proposto i due candidati consigliere comunale Monica Ulivelli e Francesco Sarti, relatori dell’incontro insieme alla candidata sindaca del Centrosinistra Anna Ferretti.
Lo scarso gradimento del cibo nelle scuole dei sei comuni fiorentini fu da stimolo 6 anni fa per far partire il progetto che punta su tre aspetti fondamentali: materia prima genuina, ricette appetitose cucinate dai cuochi e educazione al cibo. Risultato piena soddisfazione dei bambini, dei genitori e del personale scolastico. “C’è voluto impegno per creare un sistema virtuoso circolare che parte dagli accordi con gli agricoltori locali per la fornitura del prodotto – ha spiegato l’amministratore della società pubblica fiorentina -, per proseguire in cucina con i nostri cuochi che eseguono le ricette studiate da un’equipe di nutrizionisti e l’ultima fase lo sporzionamento e la presentazione del piatto, momento fondamentale perchè siamo di fronte a bambini che non hanno ancora sviluppato il gusto per tutti i cibi. A questo aggiungiamo i laboratori con i piccoli alunni per fargli conoscere gli alimenti, da dove provengono, che odore e consistenza hanno”.
Mangiare a scuola assume anche un aspetto educativo ed i bambini possono imparare il modo giusto di nutrirsi distinguendo il cibo sano da quello spazzatura. “E’ prima di tutto una scelta politica quella di servire nelle mense un menù genuino – ha proseguito Fossati -, non costa tanto di più rispetto a quello preparato con prodotti precotti, anzi in alcuni casi è concorrenziale. Faccio i complimenti a Ferretti che ha voluto approfondire questo argomento in campagna elettorale”.
L’esperienza della società pubblica Qualità e servizi potrebbe essere riproposta a Siena. “Le mense biologiche dovrebbero essere un diritto per tutelare la salute dei bambini – ha detto Francesco Sarti -. Anche le linee indirizzo per l’alimentazione collettiva del ministero invitano a prediligere stagionalità dei cibi, alimenti privi di conservanti e ad ridurre gli sprechi”.
Proprio da Siena, promosso dalla Fondazione Mps, è partito il bando Sostenibilmense con l’obiettivo di accompagnare gli enti gestori della ristorazione scolastica verso un miglioramento del servizio per rendere la mensa buona, sana e sostenibile. “Incredibilmente il Comune di Siena non ha aderito – ha asserito Monica Ulivelli -, anzi l’assessore ha addirittura ipotizzato di tornare al cestino con il pranzo da casa. L’attenzione alla nutrizione è invece un dovere del mondo scolastico, la letteratura scientifica dice che una corretta alimentazione da piccoli può proteggere dallo sviluppo di patologie croniche nell’adulto. Noi proponiamo di cambiare, di promuovere un modello nuovo che veda l’amministrazione lavorare insieme alle scuole, con le mense e con i produttori del territorio per garantire la qualità nel piatto”.
Anna Ferretti, nel suo intervento, ha spiegato come nel suo programma elettorale l’argomento mense ed educazione al cibo sia ampiamente trattato. “Non dimentichiamoci che spesso il pranzo servito a scuola è l’unico pasto calibrato e completo fatto dai bambini, quindi deve essere consumato e apprezzato. Realizzare a Siena quanto fatto da Qualità e servizi nel fiorentino non è impossibile, sono convinta che il personale delle nostre mense se accuratamente motivato non avrebbe nessun problema a cucinare in maniera diversa. Inoltre viviamo in un territorio dove non è difficile trovare prodotti di qualità, è già in atto una collaborazione con la Cia per la fornitura di alcuni prodotti agricoli che potrebbe essere una base di partenza per il nuovo progetto, e l’Asp, che si occupa delle mense senesi, ha tutte le capacità per gestire il processo di trasformazione. Bisogna crederci, spero, se i cittadini mi daranno fiducia, di tornare a parlare di mense con Fossati per iniziare anche a Siena un’esperienza come quella di Qualità e servizi”.