SIENA. Il Consiglio di Amministrazione di Estra S.p.A., nella seduta del 27 aprile 2023, ha approvato i risultati consolidati di bilancio per il 2022, che sono stati positivi e risultano ancor più apprezzabili in considerazione della complessità del contesto geopolitico e della volatilità dei mercati energetici con conseguenti difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e rialzi del tutto eccezionali dei prezzi delle commodities.
In questo scenario esterno particolarmente complesso, il Gruppo è riuscito ad operare in piena continuità nella propria attività di vendita di gas naturale ed energia elettrica mediante un’attenta politica di approvvigionamento, dimostrando solidità e capacità di adattamento. Lo scenario energetico ha avuto riflessi anche sulle politiche commerciali, soprattutto per il cambio strutturale di offerte rivolte alla clientela e per i provvedimenti governativi adottati a sostegno delle famiglie e delle aziende, che Estra ha puntualmente applicato e integrato con specifiche iniziative aziendali a supporto dei propri clienti, quali l’applicazione della fatturazione mensile per i clienti nel mercato di tutela e il forte ampliamento delle opportunità di rateizzazione delle bollette, ben oltre le disposizioni di ARERA.
Principali dati economici consolidati
Il Gruppo ha fatto registrare nel 2022 ricavi totali pari a 1.777 milioni di euro, in forte crescita (+68%) rispetto ai 1.058,5 milioni di euro del 2021: la variazione è imputabile prevalentemente alla vendita di gas e luce (+74%) ed è dovuta all’aumento dei prezzi delle commodity.
Nel 2022 sono incrementati anche i ricavi relativi al Mercato Regolato (+12%) per effetto, tra l’altro, del consolidamento di Edma Reti Gas S.r.l., e quelli dell’area corporate e delle altre aree di business (+24%), in particolare per i ricavi relativi alle attività nel comparto dell’efficienza energetica.
I costi esterni hanno subito un significativo aumento, principalmente a causa dell’incremento del costo per materie prime.
Il margine operativo lordo (EBITDA) si è pertanto attestato a 104,5 milioni di euro, registrando un calo del 7% in confronto all’esercizio 2021 (112,2 milioni di euro), principalmente per la riduzione della marginalità realizzata nell’attività di vendita di gas naturale ed energia elettrica, in gran parte compensata dalla crescita nel settore dell’efficienza energetica.
Per effetto della riduzione del margine operativo lordo e per l’l’incremento, rispetto al 2021, di 7,4 milioni di euro degli ammortamenti e accantonamenti – riferita quasi interamente alla variazione del perimetro di consolidamento – il risultato operativo netto (EBIT) è passato da 50,5 milioni di euro nel 2021 a 35,4 milioni nel 2022.
L’utile netto nel 2022 si è attestato a 14,1 milioni di euro, evidenziando una buona performance in un contesto difficile per tutto il settore energia.
Principali dati patrimoniali
Il capitale immobilizzato al 31 dicembre 2022 aumenta di 41,4 milioni di euro per il proseguimento di importanti attività di investimento.
Il capitale circolante al 31 dicembre 2022 registra un incremento di 84,7 milioni di euro per le straordinarie dinamiche che hanno caratterizzato il mercato delle commodities energetiche.
Il patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2022 si è attestato a 423 milioni di euro in crescita rispetto ai 413 milioni di fine 2021,
L’assorbimento di cassa per la gestione operativa e per gli investimenti ha portato a un aumento dell’indebitamento finanziario netto, che passa da 240,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021 a 352 milioni al 31 dicembre 2022.
Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2022 con una posizione di liquidità significativamente rafforzata rispetto all’esercizio 2021 oltre che per sostenere il piano di investimenti, anche per affrontare l’elevato livello di prezzo del gas naturale ed energia elettrica e la straordinaria volatilità registratasi nei mercati. Anche per il rifinanziamento del debito esistente, l’esercizio è stato caratterizzato da importanti operazioni di funding sia sui mercati obbligazionari che sul mercato bancario registrando forti segnali di fiducia sulle politiche di gestione messe in atto e apprezzamento del merito di credito del Gruppo.
“Il 2022 a causa delle ripercussioni della crisi energetica tra Russia ed Europa sugli approvvigionamenti di energia, ha visto significativi aumenti dei prezzi sulla materia prima, in particolare gas, che hanno innescato forti pressioni speculative. Il Gruppo Estra ha fatto fronte al contesto generale continuando a operare con la consueta capacità di adattamento e competenza gestionale, puntando anche sulla diversificazione del portafoglio di business del Gruppo, che ha consentito di ridurre gli impatti delle turbolenze di mercato, ottenendo così risultati economici positivi, che confermano la solidità del Gruppo.” ha dichiarato Paolo Abati, Direttore Generale di Estra.