SIENA. La Contrada della Lupa è lieta di inaugurare la prossima mostra del Museo d’Inverno.
Durante la serata di inaugurazione oltre che le opere in mostra, appartenenti alla collezione di Emanuele Becheri, saranno visibili le opere permanenti e site specific, realizzate negli anni appositamente per gli spazi del Museo.
Inaugurazione, sabato 22 aprile, 2023, ore 18 dal 23 aprile al 11 giugno 2023, su appuntamento.
Sarà inoltre visibile il nuovo banner esterno ricamato a mano dal laboratorio di Sarte e Bandieraie della Contrada della Lupa e ispirato alla grafica dell’invito.
Autoritratti per una collezione è una mostra che raccoglie dieci opere provenienti dalla collezione di Emanuele Becheri.
L’artista, ha iniziato a lavorare a questo progetto più di un anno e mezzo fa, quando è stato invitato.
Da subito e in modo del tutto istintivo, Emanuele, ha iniziato a mettersi in contatto con quegli artisti per i quali nutre una profonda stima e con i quali, in questi ultimi vent’anni, ha avuto modo di scambiare pensieri e riflessioni sull’arte. Molti sono anche i consueti frequentatori del suo studio e ognuno di essi, in modo diverso e inconsapevole, ha lasciato nel tempo un segno nella sua poetica.
Ha poi chiesto a questi artisti, di donargli un loro autoritratto, iniziando quindi a raccogliere una collezione costituita da opere di pittura, disegno, fotografia, scultura e suono, che restituisce immagini e modi diversi di concepire l’Autoritratto.
Questa collezione è in itinere e per la prima volta è esposta al Museo d’Inverno.
L’autoritratto, per Emanuele Becheri, non rappresenta solamente un genere della storia dell’arte che si perde nella notte dei tempi, esso è piuttosto una affaccio sul mondo, una particolare forma di resistenza al passare del tempo, perché è lo sguardo indiscreto degli artisti che permane qualunque sia la sua collocazione, in ogni epoca, in ogni luogo, oggi al Museo d’Inverno.
L’artista, ha iniziato a lavorare a questo progetto più di un anno e mezzo fa, quando è stato invitato.
Da subito e in modo del tutto istintivo, Emanuele, ha iniziato a mettersi in contatto con quegli artisti per i quali nutre una profonda stima e con i quali, in questi ultimi vent’anni, ha avuto modo di scambiare pensieri e riflessioni sull’arte. Molti sono anche i consueti frequentatori del suo studio e ognuno di essi, in modo diverso e inconsapevole, ha lasciato nel tempo un segno nella sua poetica.
Ha poi chiesto a questi artisti, di donargli un loro autoritratto, iniziando quindi a raccogliere una collezione costituita da opere di pittura, disegno, fotografia, scultura e suono, che restituisce immagini e modi diversi di concepire l’Autoritratto.
Questa collezione è in itinere e per la prima volta è esposta al Museo d’Inverno.
L’autoritratto, per Emanuele Becheri, non rappresenta solamente un genere della storia dell’arte che si perde nella notte dei tempi, esso è piuttosto una affaccio sul mondo, una particolare forma di resistenza al passare del tempo, perché è lo sguardo indiscreto degli artisti che permane qualunque sia la sua collocazione, in ogni epoca, in ogni luogo, oggi al Museo d’Inverno.