Nella situazione in cui è Siena anche queste piccole occasioni mancante fanno male
SIENA. Per uscire dalla drammatica crisi in cui è sprofondata Siena, non ci possiamo permettere, d’ora in avanti, di perdere nessuna occasione, anche la più piccola ed apparentemente insignificante.
La gestione del forno crematorio del Cimitero del Laterino, che vedo ritorna ciclicamente d’attualità ne è uno dei numerosi esempi.
Chiariamo prima di tutto che l’attività di cremazione delle salme, anche se è sgradevole dirlo, è un’attività che produce ragguardevoli profitti. Basta vedere i bilanci della struttura di Arezzo (che lavora 5 giorni la settimana per 8 ore al giorno), di Perugia od altri impianti, dove in questi anni sono stati costretti a migrare i senesi. Gestioni che sono in attivo di diverse centinai di migliaia di euro e che danno lavoro a qualche persona. Di per se questo può essere un dato insignificante, ma oggi a Siena anche una goccia nel mare è importante.
Lo avevo detto un anno fa, prima che finissero i lavori (maggio 2012), nella giunta decaduta, proponendo una soluzione “in casa”, che facesse rimanere tra le mura quegli utili, offrisse qualche posto di lavoro, ma soprattutto garantisse un servizio di qualità per quelle persone che devono confrontarsi con una tragica circostanza, come la morte. In questo senso avevo stimolato anche le associazioni del settore, in primis Misericordia, Pubblica Assistenza e Socrem. Ma fu come proporre di andare sulla luna!
Un anno dopo, quando oramai il dado è tratto, vedo che qualche altra voce si alza. L’affidamento del servizio alla Silve SpA di Firenze, con le cremazioni solo un giorno alla settimana, piace poco. La Socrem preferiva una gestione pubblica. Eppure a quel tavolo un anno fa c’erano anche alcuni loro rappresentanti. Concordo appieno con le preoccupazioni che ha espresso l’attuale presidente della Socrem, perché erano le stesse che avevo previsto e che si stanno puntualmente verificando.
Non voglio ritornare sulla sterile polemica di ciò che è accaduto. Ma la memoria degli errori commessi, serve a non commetterne di nuovi. Nel caso del forno crematorio è un errore che, invece, prosegue. Un’altra occasione persa!
La gestione affidata ad una delle tante aziende che si occupano di servizi cimiteriali, produrrà un servizio di scarsa qualità, non vi saranno utili per il Comune ed il personale giungerà da Firenze. Un quadro completamente diverso da quello che poteva essere: fatti e numeri alla mano. Oggi farebbero gola anche quelle centinai di migliaia di euro nelle casse pubbliche, che non ci potranno essere per la cocciutaggine di amministratori più attenti alle guerre politiche che al bene collettivo.
Io ho la coscienza a posto, perché su questo argomento la mia piccola battaglia l’ho combattuta e persa, ma se continueremo a perdere anche le più piccole occasioni, la catastrofe sarà sempre più vicina. Meditate gente!
Luciano Cortonesi
(ex Assessore ai Lavori Pubblici)
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