
di Augusto Mattioli
SIENA. Luigi De Mossi questa mattina ha illustrato bilancio dei suoi cinque anni da sindaco in una sala delle Lupe del palazzo comunale senza i “suoi assessori” al tavolo. Da solo. Unico presente, ma in disparte, l’assessore Colella. Nessun altro. Assenze che indicano – se ancora ce ne fosse bisogno – quanto sia forte lo sfaldamento dell’attuale giunta, che continua comunque a lavorare (notato l’iperattivismo degli ultimi giorni?), ma da separati in casa.
De Mossi ha rivendicato le cose buone fatte nel suo mandato in un periodo di grandi difficoltà: il Covid, la guerra, il crollo del Monte Paschi, sottolineando, con la retorica che lo contraddistingue, di “avere lasciato una città più forte di quella che abbiamo trovato per cui guardo al futuro con un occhio di speranza. Siamo passati dal tramonto all’alba”, ha puntualizzato.
Un bilancio positivo, secondo il sindaco, che ha riassunto il tutto nella pubblicazione “Contare per Siena- cinque anni di lavoro dall’amministrazione comunale”. Sottolineando con un certo orgoglio di essere “il primo e l’unico ad avere mandato a casa la sinistra”. Per poi precisare che “scendere volontariamente dalla poltrona di sindaco non mi indebolisce. Sono sempre la solita persona”. Va detto che è l’area politica di centrodestra senese a non avere voluto la sua conferma per il secondo mandato. Da qui la rottura e la scelta del sindaco di sostenere alle prossime amministrative la lista del suo delfino Massimo Castagnini, assieme al gruppo del cosiddetto “ricciarello magico”, a cui si è aggiunta Italia Viva di Stefano Scaramelli.
Parlando con i giornalisti De Mossi riguardo alle evidenti divisioni della sua maggioranza ha detto “ho provato in tutti i modi a tenerla insieme, sia i civici che i partiti. Poi se una parte di questi vogliono fare percorsi diversi…”. A De Mossi abbiamo rivolto una domanda precisa, partendo dal suo giudizio positivo sul lavoro svolto dalla amministrazione: “Chi se lo prende il merito politico di ciò che è stato fatto dalla giunta in vista delle prossime elezioni?” La risposta? “ Non lo so, non ho la sfera di cristallo. Sto dicendo semplicemente che quello che ho fatto è un resoconto di fine mandato. Spero che chiunque venga sia in grado proseguire questo tipo di attività. Questo è ciò che mi pongo io. Non il problema del merito politico. Che di questi cinque anni è di questa amministrazione e di chi altri?”.