"La fase è delicata e complessa e richiede chiare assunzioni di responsabilità"
SIENA. La Deputazione Amministratrice della Fondazione Mps, riunita in data 14 febbraio, ha autorizzato, nell’ambito di un piano di ribilanciamento della sua posizione finanziaria, la cessione di una quota della partecipazione in Banca Mps fino ad un massimo del 15% del capitale. Si tratta di una decisione che contraddice gli indirizzi fin qui seguiti e comporta una discesa della partecipazione ben al di sotto della quota del 50%.
Sarebbe intollerabile se a questa situazione si aggiungesse la messa in discussione dell’indipendenza strategica che può ancora essere tutelata, grazie anche alle prerogative statutarie, rivolgendosi a controparti affidabili e con progetti industriali coerenti con quelli del nostro Gruppo.
La fase che si apre è delicata e complessa e richiede innanzitutto chiare assunzioni di responsabilità. Per questo pensiamo che nella situazione attuale, peraltro da essi stessi prodotta, il Presidente della Banca ed il Presidente della Fondazione debbano prendere atto del mutato scenario e dimettersi.
Come OO.SS. valuteremo attentamente l’evoluzione degli assetti proprietari e siamo pronte ad un serrato confronto sui preannunciati progetti di adeguamento del Piano Industriale 2011/2015 – che per quanto ci riguarda dovrà confermare il modello organizzativo vigente – nella convinzione di poter realizzare, ancora una volta, il giusto equilibrio tra gli interessi dell’azienda e l’integrale difesa dei diritti dei lavoratori.