Si tratta di una sepoltura di epoca medievale secondo l'archeologa Carpentiero
di Augusto Mattioli
SIENA. Uno scheletro è stato rinvenuto questa mattina in via Camollia, di fronte alla Chiesa di San Bartolomeo, durante lavori di manutenzione della condotta idrica.
Lo scheletro, appartenente ad una donna – secondo i primi rilievi – si trovava ad una profondità di circa un metro. I lavori sono stati subito sospesi e sul posto sono intervenuti gli esperti della Soprintendenza Archeologica Belle Arti, i Carabinieri, agenti della munucipale e del Comune.
Per consentire gli accertamenti del caso, l’area è stata chiusa al passaggio.
Da quanto dichiarato dall’archeologa della Soprintendenza Maria Gabriella Carpentiero, si tratterebbe di una sepoltura di epoca medievale; si tratta di una tomba povera per cui la donna non sarebbe una persona importante. Nei pressi dello scheletro è stato ritrovato anche un chiodo, che potrebbe essere stato utilizzato per una cassa di legno oppure si tratta di qualche reperto del corredo della donna.
“Questa notte il reperto sarà controllato per impedire qualsiasi manomissione mentre domani mattina – puntualizza Carpentiero – si procederà allo scavo completo della tomba”. Lo scheletro sarà rimosso e poi trasferito alla Soprintendenza per essere studiato dagli archeologi.
Nella zona non ci saranno però altri scavi.
“Siena – puntualizza Gabriella Piccinni, docente emerita di storia medievale all’università di Siena – è una città ad alta densità storica all’interno delle mura. E’ naturale che, se si apre il suolo, si trovino segni del passato. Per questo – sottolinea la professoressa – è importante che quando si apre un cantiere ci sia sempre un contatto con gli archeologi. Prima se accadeva qualcosa del genere si fermavano i lavori, oggi c’è un archeologia di emergenza che ti permette di intervenire in poche ore”.