Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che assieme a Consumerismo ha lanciato una petizione online per mantenerla tutto l’anno, “l’adozione dell’ora legale permanente produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi. Dal 2004 al 2022 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro si stima”. “A tutto ciò – commenta il presidente della società, Alessandro Miani – si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria. L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini”, dice ancora Miani.
Ora legale: lancette in avanti di un’ora nella notte del 26 marzo
SIENA. Torna l’ora legale in Italia: le lancette dell’orologio dovranno essere spostate in avanti di un’ora nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Il 29 ottobre si tornerà nuovamente all’ora solare. Smartphone, pc, tablet e le apparecchiature radiocontrollate si aggiorneranno automaticamente, per i dispositivi analogici si dovrà intervenire manualmente.