SIEA. Da Kris Cipriani, presidente di Anpit Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Apprendiamo con dispiacere quanto riportato dai media locali in merito al ciclo di eventi “Lavoro sicuramente”, co-organizzato da Anpit Siena con l’assessorato al Welfare ed alla Sanità del Comune di Siena e in collaborazione con Genesi e Teseo SRL.
Abbiamo vissuto tre intensi giorni di eventi aperti al pubblico con ben diciannove relatori, di altissimo profilo, col preciso intento di produrre un documento riguardante la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’occupazione giovanile.
Mediante i tre criteri d’azione della condivisione, del coinvolgimento e della collaborazione, il dialogo è stato teso al trovare soluzioni tangibili, misurabili e realizzabili per ridefinire la proposta lavorativa che parte da quei soggetti ed enti che generano valore sociale.
Non c’è mai stata la pretesa o la presunzione di appropriarsi di un tema importante come quello del lavoro, ma piuttosto la volontà di riempirlo di significato, appellandosi alla qualità dei contenuti, delle proposte di settore e, non per ultimo, del valore umano. In Italia come a Siena, abbiamo sempre più necessiti di eventi come “Lavoro Sicuramente”, per ridefinire una nuova cultura del lavoro, che ponga al centro la persona.
Per queste ragioni troviamo offensive e inopportune le parole mosse nei nostri confronti da un rappresentante locale di un sindacato confederale. Crediamo fermamente che, ad oggi, parlare di lavoro sia una questione molto serie e complessa; dunque, non può essere legata esclusivamente a preconcetti culturali o ideologici.
Ancor più gravi e francamente inaccettabili le considerazioni mosse nel merito, con attacchi gratuiti alla nostra associazione, sui quali auspichiamo il prima possibile una forte smentita da parte del responsabile locale”.