A tanto amonta l'appalto per la realizzazione del CED del Comune
SIENA. Dovrebbero essere state aperte oggi (4 marzo) le buste dei partecipanti alla gara per “l’affidamento della realizzazione di una infrastruttura di stampa, copia, fax, scansione e gestione documentale per gli uffici comunali”. Il bando scadeva il 18 febbraio scorso ed era stao indetto con delibera dirigenziale del 24 dicembre 2013, la vigilia di Natale.
Sorperendente è prima di tutto la durata: “L’appalto ha ad oggetto la realizzazione, comprensiva della fornitura di apparati e software, di un’infrastruttura di stampa/copia/fax/scansione/gestione documentale per gli uffici del Comune di Siena, nonché la successiva fornitura di servizi di manutenzione ed assistenza e di consumabili per tutto il periodo di durata dell’appalto, pari a 72 mesi (sei anni) dal collaudo dell’architettura”. Addirittura più del mandato di un sindaco. E, a proposito di sindaco, che motivo c’era di pubblicare il bando in assenza di un “governo” del Comune e in un momento in cui il Comune è nel mirino per un possibile dissesto? Forse c’è qualcosa che i dirigenti sanno e noi no. Certo che stupisce tanta urgenza, soprattutto per un importo così elevato (si sfiora il milione di euro). Ci pare curioso che all’interno dell’organizzazione non si sia studiata una sorta di “spending review” per cercare di ottimizzare e ridurre i costi, verificando il costo postazione, il controllo dei consumi, gli elementi su cui puntare e le effettive necessità organizzative. Il vincitore della gara avrà 30 giorni di tempo per mettere in moto il ced.
Nel bando, però, non ci risulta cenno ad una prudente fase transitoria, un “periodo di prova”, che permetta – una volta installati hadware e software – di stabilire che rispondano appieno alle esigenze organizzative.
Infine, ci sia concesso un monito all’opportunità della spesa, proprio quando per il Comune si ipotizza un ulteriore commissariamento per dissesto. Insomma si può spendere quasi un milione di euro con i tempi che corrono? E, soprattutto, dovendo spendere, non era il caso di destinare il denaro ad operazioni più importanti?
Sorperendente è prima di tutto la durata: “L’appalto ha ad oggetto la realizzazione, comprensiva della fornitura di apparati e software, di un’infrastruttura di stampa/copia/fax/scansione/gestione documentale per gli uffici del Comune di Siena, nonché la successiva fornitura di servizi di manutenzione ed assistenza e di consumabili per tutto il periodo di durata dell’appalto, pari a 72 mesi (sei anni) dal collaudo dell’architettura”. Addirittura più del mandato di un sindaco. E, a proposito di sindaco, che motivo c’era di pubblicare il bando in assenza di un “governo” del Comune e in un momento in cui il Comune è nel mirino per un possibile dissesto? Forse c’è qualcosa che i dirigenti sanno e noi no. Certo che stupisce tanta urgenza, soprattutto per un importo così elevato (si sfiora il milione di euro). Ci pare curioso che all’interno dell’organizzazione non si sia studiata una sorta di “spending review” per cercare di ottimizzare e ridurre i costi, verificando il costo postazione, il controllo dei consumi, gli elementi su cui puntare e le effettive necessità organizzative. Il vincitore della gara avrà 30 giorni di tempo per mettere in moto il ced.
Nel bando, però, non ci risulta cenno ad una prudente fase transitoria, un “periodo di prova”, che permetta – una volta installati hadware e software – di stabilire che rispondano appieno alle esigenze organizzative.
Infine, ci sia concesso un monito all’opportunità della spesa, proprio quando per il Comune si ipotizza un ulteriore commissariamento per dissesto. Insomma si può spendere quasi un milione di euro con i tempi che corrono? E, soprattutto, dovendo spendere, non era il caso di destinare il denaro ad operazioni più importanti?