Collaborazione tra Comune, Anpit Siena, GeneSi e Teseo Srl
SIENA. “Lavoro Sicuramente – il lavoro al servizio della persona” è il ciclo di eventi co-organizzato tra l’assessorato al welfare del Comune di Siena, Anpit Siena, GeneSi e Teseo Srl. L’obiettivo è quello di promuovere una visione di fare impresa che metta al centro il lavoro come servizio alla persona basandosi su: innovazione tecnologica e modelli organizzativi, Sicurezza sui luoghi di lavoro e legalità, welfare aziendale e opportunità per le aziende ed i lavoratori, Sinergia col territorio e le Istituzioni.
Nel corso degli eventi saranno analizzati i dati in merito ad occupazione e sicurezza sui luoghi di lavoro riguardanti il territorio senese. Grazie alla partecipazione dei vari stakeholders (istituzioni, imprese, associazioni, cittadini) un documento condiviso da presentare alla città.
“Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro non deve essere interpretato come un mero prescritto normativo – ha sottolineato l’assessore al welfare del Comune di Siena Francesca Appolloni – Deve invece essere valutato come un’ opportunità per le aziende di predisporre processi organizzativi che tengano conto anche di fattori sociali e di sostenibilità e che sfruttano le potenzialità ed il supporto della tecnologia a beneficio di datori e dipendenti”.
“Il concetto di lavoro sicuro, in una sua accezione forse più colloquiale, si è profondamente mutato – prosegue l’assessore Appolloni – La posizione lavorativa viene valutata dal dipendente sotto aspetti quali la retribuzione, i contributi per spese quotidiane e di supporto per l’assistenza. A questo fine, sono in aumento e sempre maggiormente evoluti i servizi alternativi ai tradizionali modelli di welfare per le aziende, in un’ottica di lavoro che deve generare sicurezza e benessere, di fatto al servizio della persona”.
“Affronteremo queste questioni, non con uno spirito anacronistico, ma tramite l’innovazione tecnologica, il welfare aziendale ed i modelli di gestione – aggiunge il presidente di Anpit Siena Kris Cipriani – Anpit è un ente datoriale (associazione nazionale per l’industria ed il terziario) presente anche sul territorio senese. In poco tempo, abbiamo sviluppato una rete di giovani professionisti per le imprese, supportati dalla direzione regionale e nazionale”.
“Le sfide generazionali sono complesse ed articolate – aggiunge Cipriani – E’ stato scelto il format della presentazione del libro e il convegno/tavola rotonda, per non cadere in banalità retoriche, ma con l’idea chiara di incentrare il nostro operato su tre criteri d’azione: condivisione, coinvolgimento, collaborazione. Il dialogo prima di tutto, col fine di trovare delle soluzioni tangibili, misurabili e realizzabili. Per finalizzare la nostra missione abbiamo la necessità di ridefinire, innanzitutto, un perimetro culturale e valoriale, portando avanti le nostre azioni attraverso quei soggetti che generano valore sociale. Lo sforzo che chiederemo ai relatori ed ai partecipanti all’evento sarà quello di elaborare e condividere un documento utile a definire delle proposte sui temi trattati”.
“I dati Inail evidenziano come nel corso del 2022 la Toscana abbia registrato 55 casi di morti sul lavoro – ha affermato il presidente dell’associazione GeneSi Marco Sartini – ed è risultata pertanto 11esima in graduatoria in Italia in base all’indice di incidenza (calcolato come numero di morti sul totale degli occupati). In questa graduatoria Siena si è posizionata come 34esima con 5 casi di morte nel corso dell’anno su 111.812 occupati”.
“Un dato che, per quanto concerne la nostra provincia – prosegue Sartini – E’ risultato in peggioramento rispetto al 2021 anno in cui Siena ha registrato 1 caso su 115.604 occupati – 105° per indice di incidenza tra le province italiane. Nel medesimo anno in Toscana si sono registrati 48 infortuni con esito mortale. Per quanto concerne i dati più recenti, nel gennaio del 2023 si sono registrati 2 casi di morte sul lavoro in Toscana, di cui uno proprio in provincia di Siena”.
“Il dramma degli infortuni sul lavoro, oltre agli aspetti sociali ed umani, genera anche un elevato costo economico che secondo stime recenti dell’Inail ammonta a circa 47 miliardi di euro che gravano sulla collettività, sulle aziende e sui lavoratori – aggiunge il direttore commerciale di Teseo Srl Roberto Carnesecchi – Per “fare prevenzione” bisogna individuare le cause, anzi le “cause radice” degli eventi lesivi e delle tecnopatie: da almeno tre decenni il legislatore e gli addetti ai lavori hanno individuato negli aspetti gestionali il principale elemento su cui agire per individuare, gestire ed eliminare quelle carenze, situazioni o circostanze che portano all’errore e quindi all’infortunio”.
“La recente produzione normativa attribuisce al datore di lavoro la responsabilità di dotarsi di una organizzazione efficace ed efficiente – conclude Carnesecchi – Per rispondere a questa esigenza dettata dalle norme vigenti è necessario un “cambio culturale” che mette al centro dell’attività prevenzionale i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) che sono modelli di organizzazione finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi di salute e sicurezza”.
In Toscana sono state 42.935 le denunce di infortunio sul lavoro nel corso del 2021 (+ 2.261 su 2020). La provincia di Siena è passata dai 4.221 (2017) e 4.015 (2018) ai 3.422 casi (2021).
Nel mese di marzo altri due appuntamenti dedicati: lunedì 6 marzo ore 18 Palazzo Patrizi (sala Patrizi, via di Città, 75) la presentazione del libro “Delle cose nuovo – oltre il globalismo ed il sovranismo” mentre venerdì 10 marzo ore 16 sempre a Palazzo Patrizi la tavola rotonda “Lavoro Sicuramente – modelli organizzativi e welfare aziendale”.