Il Presidente risponde a coloro che hanno diramato notizie tendenziose circa il bilancio della Cooperativa
MONTEPULCIANO. «Tendenziose, non veritiere, prive di una logica». Definisce così Andrea Rossi, Presidente di Vecchia Cantina di Montepulciano, le dichiarazioni (senza un firmatario) fatte inviare alla stampa da uno o alcuni soci della cooperativa vinicola di Montepulciano. Il tema della critica è da trovarsi nella data del 22 gennaio scorso quando è stato approvato il bilancio di Vecchia Cantina di Montepulciano, alla presenza di 86 soci tra i quali 22 contrari e 9 astenuti. Il bilancio concluso al 31/8/22, fa sapere il presidente Rossi, segna il raggiungimento di risultati soddisfacenti nella gestione aziendale. In quattro anni di esercizio sotto la presidenza Andrea Rossi, l’azienda ha raddoppiato il fatturato passando dai circa 9 milioni ai circa 17,5 milioni di euro, nonostante Covid ed altre variabili di mercato imprevedibili (tra le quali la guerra Russo-Ucraina e relativa inflazione solo per citarne alcune) condizione minima necessaria per far fronte agli impegni che l’azienda aveva contratto con istituti di credito negli anni precedenti al 2019, precedenti quindi all’attuale Presidenza, e fornitori oltre che con i propri soci. Come nello stile della Cooperativa l’assemblea, come detto ben partecipata, ha visto interventi favorevoli soltanto tre interventi che hanno sollevato alcune criticità.
Per quanto riguarda i numeri, l’azienda in questo esercizio ha ridotto il debito con le banche per 2 milioni di euro (debito accumulato da più amministrazioni negli ultimi 15 anni). Oltre a questo importante risultato è la riduzione delle giacenze di circa 2 milioni di euro di valore (anche questo in crescita costante fin dall’esercizio 2013/2014) ed una liquidazione delle uve ai soci di 10 euro a quintale di media superiore a quella dell’anno precedente.
Tutti gli indici più importanti di bilancio al 31 agosto 2022 sono risultati ancora migliori di quelli dell’anno precedente. Il ROI (indicatore della redditività della gestione operativa) è cresciuto del 20%. Il ROA (capacità dell’impresa di ottenere un flusso di reddito dallo svolgimento della propria attività) è cresciuto del 15%. Il ROS (incidenza percentuale del margine operativo netto sui ricavi) è cresciuto del 5%. «Dal punto di vista più generale abbiamo conquistato nuove quote di mercato, siamo riusciti a vendere per la prima volta una quantità di Vino Nobile di Montepulciano superiore a quella prodotta in una sola annata andando a diminuire le giacenze di magazzino in linea con i miglioramenti generali della denominazione», spiega il presidente di Vecchia Cantina di Montepulciano.
«Per quanto riguarda i numeri in GDO Italia siamo tornati ad essere la cantina più importante della denominazione e tra le principali in Toscana, nel 2022 siamo cresciuti sia in termini di bottiglie vendute (+10%), ma soprattutto di valore generato (+15,8%), con la grande soddisfazione di essere cresciuti più a valore rispetto alle bottiglie collocate, sintomo di una nuova politica di rivalutazione dei prezzi e della qualità percepita dei nostri prodotti» – continua Rossi.
«Ho letto in questi giorni un articolo apparso sulla stampa locale assolutamente fuorviante e privo di fondamenta – dice il presidente Rossi a proposito della nota stampa anonima uscita nei giorni scorsi – il dubbio è che chi ha narrato le vicende dell’assemblea lo abbia fatto per sentito dire oppure lo abbia fatto per fuorviare i veri risultati forse proprio perché compartecipe ad alcune delle vecchie gestioni dove la nostra Cooperativa ha accumulato giacenze e debiti che l’avevano portata alle soglie del 2019 vicino alla conclusione del progetto imprenditoriale».
Tante le iniziative messe in campo dall’attuale amministrazione della Vecchia Cantina di Montepulciano, le stesse che hanno permesso i numeri di risalita degli esercizi. A partire da una politica di qualità, a vantaggio di tutta la denominazione, passando per un miglioramento strutturale con il progetto di restauro della cantina e il potenziamento della parte di accoglienza enoturistica. Nel 2022 inoltre la Cooperativa, tra le prime in Italia, si è fregiata anche del marchio di certificazione di sostenibilità con la norma Equalitas, impegno questo che ha visto coinvolti tutti i soci. «Tra le novità con cui cominciamo il nuovo anno è quella di gennaio, mese nel quale l’azienda ha aperto una nuova collaborazione con Lorenzo Landi, il nostro nuovo consulente enologo, tra i più famosi in Italia e non solo, collaboratore delle più blasonate imprese vinicole, un’operazione questa che segna ancora una volta lo slancio verso la costante ricerca di miglioramento e di qualità», conclude Andrea Rossi.
La Cooperativa Vecchia Cantina di Montepulciano, fondata nel 1937, oggi conta circa 400 soci, che hanno scelto di lavorare insieme con passione e nel rispetto del territorio con un obiettivo comune: garantire prodotti sempre più di qualità a un prezzo accessibile. I vigneti si estendono sui territori dei Comuni toscani di Montepulciano, Pienza, Cetona, Torrita di Siena, Sinalunga, Foiano della Chiana, Castiglion Fiorentino, Cortona e Chiusi, oltre che su quelli umbri di Città della Pieve e Castiglion del Lago. La Vecchia Cantina di Montepulciano abbraccia, dunque, due regioni e tre province: Siena e Arezzo in Toscana, Perugia in Umbria. La Cooperativa mette al servizio dei suoi soci la lunga esperienza nel settore offrendo nuove e moderne tecniche di lavorazione, oltre a un team di agronomi ed enologi che dà supporto durante l’intero ciclo produttivo e nella valorizzazione del prodotto.