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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Dal Consiglio comunale di Siena

Tra i temi trattai il regolamento degli autobus, il gemellaggio con Cetinje, la gestione di Siena Jazz, lo stadio, le partecipate

SIENA. Di seguito i comunicati dell’ufficio stampa del Comune di Siena.

Consigli di area, approvato il nuovo regolamento

E’ stato approvato dal consiglio comunale di Siena, nella seduta di oggi mercoledì 15 febbraio, il nuovo regolamento per l’istituzione ed il funzionamento dei consigli di area. Il documento è stato approvato in particolare con diciassette voti favorevoli e otto voti contrari.

Il regolamento è stato modificato dopo un’attenta analisi effettuata in più incontri nella competente commissione consiliare permanente ‘Decentramento’, dando plusvalore a quelle iniziative tese ad assicurare un coordinamento più efficace sul territorio. Le attività dei Consigli di area dovranno essere a titolo gratuito e senza nessun costo aggiuntivo per il Comune. Si tratta di uno strumento per favorire la partecipazione e l’adesione dei cittadini alle attività del territorio, secondo i principi di sussidiarietà e gratuità.

Il Comune di Siena – si legge nel regolamento, che è stato illustrato dal presidente della commissione decentramento politico amministrativo Bernardo Maggiorelli – promuove la realizzazione di articolazioni su base territoriale con specifica denominazione sulla base del progetto ‘Siena partecipata e solidale per la diffusione e presenza istituzionale e la crescita della rete sociale”. Sono previsti, in particolare cinque Consigli di area: Acquacalda e Pietriccio (1); Scacciapensieri, San Miniato, Vico Alto (2); Pispini Romana, Taverne, Isola d’Arbia (3); San Marco, Tufi, Costalpino, Ginestreto (4); Camollia, Palazzo Diavoli, San Prospero, Ravacciano (5). “L’attività – si legge – assume un ruolo meramente consultivo e propositivo nel rispetto delle competenze degli organi di governo del Comune”.

Ciascuna area – recita il regolamento – è rappresentata da un apposito consiglio nominato dal sindaco, su proposta del consiglio comunale, composto secondo il principio di proporzionalità fra maggioranza e minoranza e precisamente numero dodici componenti complessivi, di cui sei indicati dai gruppi consiliari di maggioranza, quattro dai gruppi consiliari di minoranza, due (un uomo e una donna) iscritti spontaneamente ad un albo predisposto appositamente”. “La durata dei consigli – si legge – coincide con la durata del mandato amministrativo. Ciascun consiglio di area provvede alla nomina di un proprio coordinatore. I consigli di area sono istituiti al fine di promuovere occasioni di socializzazione e concorrono a rappresentare le esigenze della popolazione”.

Approvato il nuovo regolamento per gli autobus a Siena

Il consiglio comunale di Siena, nella seduta di oggi, mercoledì 15 febbraio, ha approvato il piano di riassetto del sistema di accoglienza e relativo regolamento Ztl-bus. Il documento è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale (ventisei voti su ventisei presenti).

Si è trattato – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla mobilità del Comune di Siena Andrea Corsi in fase di presentazione del documento al consiglio comunale – di un atto ampio e dettagliato frutto di un lungo lavoro di raccolta dati, studio normativo e confronto con i gestori. Definiamo in questo modo il riassetto di tutti gli accessi degli autobus nel nostro territorio comunale. E’ un documento che segna il futuro del Comune su questo aspetto e riordina quello che fino ad oggi era una jungla vera e propria, nella consapevolezza della necessità generale di favorire l’accesso turistico alla nostra città. Con queste nuove norme regolamentiamo non solo gli autobus turistici inasprendo le sanzioni contro gli abusivi, ma governiamo i mezzi delle linee autorizzate regionali e nazionali, ovvero le linee utilizzate per i grandi e medi collegamenti. Fra gli aspetti più importanti del piano ci sono regole più chiare per tutti e l’estensione della Ztl bus a tutto il centro abitato, con percorsi specifici per l’attracco al centro storico. Con il nuovo regolamento andiamo infine a togliere gli autobus in sosta davanti alle abitazioni in viale Vittorio Veneto, che tante criticità hanno arrecato per anni sia al traffico che ai cittadini residenti”.

Gli aspetti principali del nuovo regolamento sono una riperimetrazione e attualizzazione della Zona a traffico limitato dei bus turistici, al fine di estendere la regolamentazione alle zone del centro abitato attualmente escluse e conseguentemente soggette alla fermata e sosta arbitraria di tali mezzi, quale viale Toselli, strada Massetana romana, Cassia Sud, viale Giovanni Paolo II e il parcheggio Palasport; l’estensione della disciplina Ztl Bus anche ai servizi autorizzati regionali e ministeriali, per procedere a uno coordinamento degli accessi con i bus turistici; una revisione all’uso delle aree di fermata e sosta esistenti, in particolare riguardo ai servizi autorizzati, in funzione del coordinamento con i bus turistici, delle provenienze-destinazioni e del numero delle corse effettuate; la predisposizione di un regolamento, che definisca in modo chiaro e preciso le regole di accesso e permetta una maggiore controllo delle varie categorie di servizi di trasporto effettuati con autobus in accesso alla città; un’implementazione delle tipologie di permessi, in quanto le categorie esistenti (ordinario, P e H), essendo finalizzare alla regolamentazione degli attracchi al centro storico e della sosta al parcheggio “Il Fagiolone”, non consentono un coordinamento e controllo globale de4i numerosi bus in accesso alla città.

L’amministrazione comunale sta approfondendo anche la possibilità di istituire un servizio di navette a metano di ultima generazione e/o elettriche tra il parcheggio “Il Fagiolone” e il centro città con mezzi di capacità e prestazioni elevate in grado di ridurre del cinquanta per cento il traffico e del settantacinque per cento l’inquinamento acustico e ambientale.

L’accesso alla Ztl bus – si legge nel regolamento – è consentito solo agli autobus muniti di contrassegno a partire da mezz’ora prima e fino a mezz’ora dopo gli orari di fermata previsti. L’ottenimento del contrassegno è subordinato al pagamento di una somma ai sensi dell’articolo sette, comma nove, del Codice della Strada. La circolazione nella Ztl Bus è consentita solo per raggiungere le fermate previste dal contrassegno. La fermata degli autobus turistici nella Ztl Bus è consentita solo all’attracco del centro storico indicato nel contrassegno e in prossimità dei luoghi di destinazione periferici. La fermata dei servizi di trasporto pubblico autorizzati regionali e ministeriali è consentita solo nelle fermate previste dagli specifici contrassegni. La sosta degli autobus nella Ztl Bus è consentita solo nelle aree indicate nello specifico contrassegno e nelle aree private. Durante il periodo scolastico è vietato l’accesso agli attracchi del centro storico nelle fasce indicate da specifica ordinanza”.

Il sistema di accoglienza degli autobus turistici – si legge ancora nel regolamento – della città è costituito da un’area di sosta e quattro punti di attracco al centro storico, per la discesa/salita dei passeggeri. L’area di sosta è il check point ‘Il Fagiolone’ (settanta stalli di sosta), in esso è possibile far stazionare i mezzi dopo le operazioni di carico e scarico dei passeggeri e bagagli presso gli attracchi; l’orario di apertura è 8-20 tutti i giorni dell’anno. I quattro punti di attracco al centro storico servono per la salita e la discesa dei passeggeri, distribuiti a raggiera intorno alle mura del centro per raggiungere comodamente a piedi i punti di interesse: attracco San Prospero, dodici stalli; attracco Amendola, tre stalli; attracco Pescaia alta, cinque stalli; attracco San Marco, due stalli”.

Contrassegni. Per quanto riguarda i contrassegni, il piano prevede un Contrassegno centro storico ordinario (O) che consente la circolazione nella Ztl Bus per raggiungere l’attracco assegnato, la sosta al parcheggio “Il Fagiolone”, la fermata di durata non superiore a dieci minuti nell’attracco assegnato, la fermata presso altro luogo di destinazione periferico, purché il mezzo non arrechi intralcio alla circolazione e per il tempo strettamente necessario per la salita/discesa dei passeggeri. E’ previsto poi un Contrassegno centro storico agevolati (P e H) per i gruppi che soggiornano presso le strutture ricettive del Comune di Siena. Il contrassegno P prevede anche la sosta al parcheggio “Il Fagiolone”, cosa invece non prevista per il contrassegno H. Previsto anche un Contrassegno generico (G) che non consente attracco al centro storico e sosta al parcheggio “Il Fagiolone”: serve per il raggiungimento di una destinazione periferica (strutture ricettive, ristoranti, policlinico, ecc). Esiste infine un Contrassegno post accesso (A) rilasciato ai bus che acquistano il contrassegno successivamente all’accesso e alla circolazione all’interno della Ztl Bus.

Tariffe. Le tariffe dei contrassegni sono divise fra alta stagione (dal 16 febbraio al 15 novembre) e bassa stagione (dal 15 novembre al 16 febbraio). Sono previste agevolazioni per la prenotazione e il pagamento online. Il Contrassegno ordinario ha un costo, in alta stagione, di 160 euro il primo giorno, 85 euro per il secondo e terzo giorno, 75 euro a partire dal quarto giorno; in caso di prenotazione e pagamento online si va dai 130 euro il primo giorno, ai 70 euro per il secondo e terzo giorno, per finire con 60 euro a partire dal quarto giorno. In bassa stagione si scende a 130 euro il primo giorno (105 euro con prenotazione e pagamento online), 70 euro il secondo e terzo giorno (55 euro con prenotazione e pagamento online), 60 euro a partire dal quarto giorno (40 euro con prenotazione e pagamento online). Previsto un carnet di 100 contrassegni a diecimila euro. Il contrassegno P costa 75 euro per tutto il soggiorno (60 euro con prenotazione e pagamento online) in alta stagione, 30 euro per tutto il soggiorno (20 euro con prenotazione e pagamento online) in bassa stagione. Il Contrassegno H costa 30 euro per tutto il soggiorno (25 euro con prenotazione e pagamento online) in alta stagione e 25 euro per tutto il soggiorno (20 euro con prenotazione e pagamento online) in bassa stagione. Il Contrassegno generico G costa 30 euro al giorno (20 euro con prenotazione e pagamento online) in alta e bassa stagione. Il contrassegno A post accesso ha un costo di 200 euro in alta e bassa stagione, stessa cifra con pagamento online.

Per gli autobus delle comitive in partenza e in arrivo a Siena organizzate da associazioni senza scopo di lucro, parrocchie, scuole, associazioni sportive con sede nel Comune di Siena e comuni confinanti i permessi O e G sono gratuiti.

Per le linee autorizzate regionali e ministeriali non è consenta la sosta e sono previsti i seguenti punti di fermata: piazza Amendola e piazza Gramsci per le linee regionali; Colonna San Marco, viale Toselli, via Fiorentina, piazzale Rosselli e piazza Gramsci per le linee nazionali.

E’ previsto un contrassegno Tp dei servizi di trasporto pubblico autorizzati regionali e ministeriali che utilizzano le fermate di piazza Amendola (temporaneamente campino San Prospero) e piazza Gramsci: in questo caso è previsto un abbonamento annuale scontato (che non consente la sosta). L’importo dipende dalla frequenza delle corse, dalla durata del servizio, dalla dimensione, dalla categoria ambientale del mezzo. Per ogni corsa è previsto un costo di 2 euro al giorno per bus elettrico; tre euro al giorno per bus euro 6; quattro euro al giorno per bus euro 5 o minore; un euro al giorno per minibus elettrico; due euro al giorno per minibus elettrico 6; tre euro al giorno per minibus euro 5 o minore. In caso di corsa effettuata tutti i giorni o tre volte alla settimane sono previste tariffe dedicate. Il Contrassegno Tp prevede accesso alla Ztl bus a partire da mezz’ora prima degli orari di arrivo e partenza fino a mezz’ora dopo gli stressi; per i servizi autorizzati con finalità turistiche la fermata al punto di attracco di piazza Amendola (temporaneamente campino San Prospero) negli orari indicati dal contrassegno per il tempo della sola salita e discesa dei passeggeri fino ad un massimo di dieci minuti; non consente la sosta nella Ztl Bus.

Ufficiale: Siena si gemella con Cetinje

E’ ufficiale il gemellaggio tra il Comune di Siena e Cetinje, antica capitale reale del Montenegro. Lo ha votato questa mattina, mercoledì 15 febbraio, il consiglio comunale di Siena: la delibera è stata approvata con quindici voti favorevoli e otto astenuti.

Fra Siena e Cetinje si sono tenuti negli ultimi mesi una fitta corrispondenza e un calendario di incontri anche con il Console Onorario del Montenegro per la Toscana “dai quali – come ha sottolineato il sindaco di Siena Luigi De Mossi – è emersa la disponibilità reciproca ad ogni collaborazione, considerato che il gemellaggio costituisce un utilissimo strumento di sensibilizzazione politica, di mobilitazione europeista e di cooperazione tra enti locali di Paesi diversi. E’ anche uno strumento straordinario di azione interculturale tra regioni diverse dell’Europa, vince pregiudizi e procura un incontro umano tra paesi diversi, in una prospettiva unitaria, creando legami di amicizia e verifica complementarità economica. Cetinje è stata la città natia di Elena del Montenegro, che fu moglie di Re Vittorio Emanuele III di Savoia e Regina consorte d’Italia, legata alla nostra città. In Montenegro, inoltre, lo studio dell’italiano è particolarmente diffuso e quindi questo gemellaggio diventa di grande interesse anche per le nostre Università. Cultura, lingua, turismo e storia sono dunque le motivazioni che portano a questo gemellaggio”.

Preso atto – si legge nel documento – della volontà espressa dalle autorità municipali della città di Cetinje di formalizzare con un gemellaggio ufficiale i rapporti tra la loro città e quella di Siena, al fine di avviare una cooperazione per promuovere scambi nei settori dell’imprenditoria, dell’economia e dell’innovazione, della cultura e del patrimonio culturale, dell’istruzione, dello sport e della gioventù, dell’ecologia, dei servizi sanitari nonché in ogni altro campo di interesse tra i due Comuni”.

L’atto approvato demanda alla giunta comunale e al sindaco, ciascuno per la propria competenza, l’adozione di tutti gli atti necessari per concludere il gemellaggio, unitamente alla sigla ufficiale del gemellaggio da parte dei sindaci di Siena e Cetinje. Siena è già gemellata con la città francese di Avignone dal 1961, con la città tedesca di Wetzlar dal 1987 e con la città di Weimar (Regione Turingia) dal 1993.

ANR11 GEMELLAGGIO

Siena Jazz, il Comune ha avuto un ruolo decisivo”

Il sindaco ha cercato di coniugare esperienze a vario titolo nel campo musicale con le necessarie capacità manageriali dei futuri amministratori. Non si deve infatti dimenticare il ruolo decisivo avuto da questa amministrazione, quale socio fondatore, nel rilevare criticità gestionali e di bilancio e migliorare i principali asset dell’associazione”. Così il vicesindaco del Comune di Siena Andrea Corsi, durante il consiglio comunale di oggi, mercoledì 15 febbraio, ha risposto all’interrogazione presentata sulle nomine del sindaco nell’associazione Siena Jazz dal consigliere comunale del Pd Bruno Valentini.

Il Comune – ha spiegato – ha pubblicato apposito bando per la raccolta delle candidature per l’associazione Siena Jazz. All’esito della procedura si è reso necessaria la riapertura dei termini perché non era presente un numero di candidature femminili sufficiente ad assicurare il rispetto nelle nomine delle pari opportunità. La scelta del Comune non ha quindi penalizzato ‘l’ampia platea di esperti ed appassionati di cultura musicale, in città e fuori”’, tutt’altro. Il sindaco ha cercato di coniugare esperienze a vario titolo nel campo musicale con le necessarie capacità manageriali dei futuri amministratori. Non si deve infatti dimenticare il ruolo decisivo avuto da questa Amministrazione, quale socio fondatore, nel rilevare alcune criticità gestionali e di bilancio e migliorare i principali asset dell’associazione. Così come non si deve trascurare l’aspettativa a voler proseguire il lavoro iniziato, intervenendo anche con una necessaria discontinuità del management, in modo coerente con gli indirizzi forniti”.

La Regione Toscana – ha continuato Corsi – non è stata inserita tra i soci dell’associazione Siena Jazz. L’art. 7 dello statuto attribuisce alla Regione la facoltà di nominare un membro del consiglio di amministrazione. Facoltà pertanto non derivante dalla qualità di socio ma rinvenibile nel desiderio di un coinvolgimento della Regione, quale naturalmente ente in grado di valorizzare il lavoro, la progettualità e la didattica dell’associazione. In verità l’attribuzione di tale facoltà alla Regione Toscana era apparsa quasi doverosa, in considerazione del fatto che la Regione stessa versa annualmente all’associazione un contributo pari a 300mila euro”.

Il nuovo statuto – ha concluso – è stato inviato da parte dell’Associazione nel mese di agosto 2022 al Collegio dei Revisori e al Nucleo di Valutazione dell’Associazione. In data 30 settembre è stato inoltre inviato al Ministero tramite apposita procedura on line. Ad ora non risulta alla scrivente che siano pervenute segnalazioni circa l’incompatibilità dello statuto con i requisiti previsti per l’accreditamento statale e il rilascio dei titoli”.

Il consigliere Bruno Valentini (Pd) si è dichiarato totalmente insoddisfatto, perché “rispetto alle domande poste, sulla prima non è stato spiegato come sono stati rispettati i criteri di metodo e qualità dei rappresentanti del Comune in cda; sulla seconda è stato confermato che la Regione non ha mai deliberato di essere inserita nei soci di Siena Jazz, quindi non ha mai accettato di essere socio di Siena Jazz, per uno statuto che risulta dunque zoppo; infine abbiamo saputo che il Ministero non ha ancora risposto al Comune di Siena e quindi non ha mai confermato la regolarità dello statuto stesso. Per cui l’accreditamento statale è nel limbo”.

De Mossi:Stadio Franchi, il Comune agisce a tutela della comunità

Sullo stadio Franchi ci stiamo muovendo, il Comune agisce a tutela della comunità”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi ha risposto nella seduta consiliare odierna mercoledì 15 febbraio, all’interrogazione sullo stadio comunale Franchi del consigliere del Pd Bruno Valentini.

L’impegno – ha chiarito il sindaco – era quello di mettere in sicurezza lo stadio, bene di tutta la comunità. Non abbiamo più la disponibilità economica come c’era in passato. E’ stata fatta una scelta ben precisa: chi utilizza lo stadio lo deve mettere a norma e in condizioni di sicurezza. La situazione del Franchi va avanti da tempo immemore. Per quanto riguarda la proroga concessa per i lavori, questa è derivata dall’aumento esponenziale dei costi del materiali, legati anche a quelli dell’energia, avvenuti in maniera sproporzionata. Infine sulla scelta dell’assegnazione del titolo, con il senno di poi tutte le scelte sono opinabili: anche in passato non tutte le scelte non sono risultate positive. Dal punto di vista economico e di struttura la proposta che ci fu sottoposta era ragionevole. A posteriori siamo sempre tutti bravi”.

Il consigliere Bruno Valentini (Pd) si è dichiarato totalmente insoddisfatto, perché “Ii Comune spende oltre un milione di euro su un impianto che non è suo, ovvero il palasport e rinuncia a spenderli sullo stadio che è invece di sua proprietà. La prossima amministrazione dovrà affrontare un problema immediato, perché entro tre mesi scadono tutti i permessi. Inoltre non ho informazione che ci sia in Italia un soggetto proprietario che abbia fatto un lavoro di ristrutturazione solo attraverso l’operazione commerciale, annunciata in pompa magna dall’amministrazione secondo il ‘modello Udinese’. Al Comune di Siena i soldi per la ristrutturazione non mancano e poteva comunque chiedere risorse dal Pnrr”.

Fazzi: “Servizio Partecipate istituito per migliorare le attività di controllo e vigilanza”

“Il servizio partecipate è stato istituito ben prima della deliberazione della Corte dei Conti per migliorare le attività di controllo e vigilanza da parte del Comune di Siena”. E’, in sintesi, la risposta dell’assessore al bilancio Luciano Fazzi in merito all’interrogazione sulla Corte dei Conti – Sezione Toscana presentata questa mattina, mercoledì 15 febbraio, in consiglio comunale dal consigliere Alessandro Masi (Pd).

Come spiegato dallo stesso nella sua illustrazione: “L’amministrazione, ben prima della deliberazione della Corte dei Conti, aveva ritenuto di rinforzare la struttura competente nel rapporto con le partecipate e con deliberazione della giunta vomunale dello scorso 8 agosto 2022, nell’ambito dell’approvazione dell’allora nuova macrostruttura dell’ente, aveva costituito un apposito servizio partecipate al fine di migliorare le attività di controllo e vigilanza sul gruppo di amministrazione pubblica”.

“Le azioni dell’amministrazione – ha proseguito – possono infatti essere rivolte ai futuri provvedimenti di ricognizione e soprattutto alle propedeutiche attività amministrative; non possono invece prevedere ‘l’integrazione’ delle delibere precedentemente adottate, in quanto facenti riferimento ad attività esaurite e già valutate dalla Corte dei Conti (attività e ricognizioni al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2020) anche a seguito dei chiarimenti forniti dall’ente”. Aggiungendo poi alcune riflessioni sulla delibera in oggetto e sulle criticità segnalate, Fazzi ha sottolineato che “il punto di maggior rilievo appare essere l’esigenza di ricondurre alcune società partecipate nel perimetro del ‘controllo pubblico’; dal ritenere una partecipata in controllo discendono infatti diversi obblighi da parte della società. Sul punto tuttavia, pur condividendo in linea di massima le osservazioni della Corte, corre l’obbligo di rilevare che laddove l’azionariato, per quanto di maggioranza pubblica, sia frammentato, il controllo può essere esercitato solo in modo congiunto con gli altri soci, non essendo peraltro irrilevante la percentuale di capitale pubblico che, se non al 100%, può solo presuntivamente far ipotizzare l’esistenza del controllo stesso”.

“Inoltre – ha aggiunto – alcune segnalazioni della Corte appaiono di natura esclusivamente formale e comunque di fatto già superate, come per esempio: la situazione delle Terre di Siena Lab srl e Gsm srl.. Altre, invece, sono state risolte con la revisione periodica delle partecipate al 31 dicembre 2021, come: la richiesta del parere dell’organo di revisione sulla deliberazione di ricognizione, la redazione della ‘relazione tecnica’ e della ‘relazione sullo stato di attuazione’ del precedente piano di razionalizzazione quali allegati alla revisione periodica”. Per quanto riguarda la risoluzione delle segnalazioni relative a società con capitale a maggioranza privata: “Si ritiene che non sia nella disponibilità dell’ente che pertanto non può assicurare il buon esito delle azioni suggerite dalla Corte, sia per l’esiguità appunto della partecipazione societaria dell’ente e quindi per l’impossibilità di incidere sulle scelte strategiche sia per le diverse aspettative della compagine sociale nel suo complesso. A seguito della ricognizione effettuata nel mese di dicembre e, prima ancora, a quella di settembre, estesa anche a tutti gli enti partecipati, si osserva come non siano emerse criticità sostanziali nell’analisi dei principali dati di bilancio delle organizzazioni considerate”. “Il 2 febbraio – ha concluso -, il servizio partecipate ha condiviso le suddette riflessioni con il Collegio dei Revisori confermando la massima disponibilità anche per valutare puntuali suggerimenti che il Collegio volesse formulare”.

Il consigliere comunale Alessandro Masi (Pd) si è ritenuto “non soddisfatto”, spiegando che “il bilancio è materia esclusiva del consiglio e che non ci doveva essere bisogno di un’interrogazione per informare doverosamente e nel dettaglio i consiglieri riguardo a questa deliberazione della Corte dei Conti. Infatti non era sufficiente la sola comunicazione della pronuncia ma ne andava discusso su iniziativa della stessa amministrazione”.

Pnrr, Corsi: “Monitoriamo da vicino i progetti e il loro stato di avanzamento”

L’aggiornamento sull’attuale stato di avanzamento delle procedure per i progetti con fondi Pnrr è stato discusso questa mattina, mercoledì 15 febbraio, nella seduta del consiglio comunale. Il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Corsi ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere comunale del Pd Alessandro Masi.

L’assessore ha risposto aggiornando nel dettaglio l’interrogante e l’intera aula su tutti i lavori e il loro stato di avanzamento. “Per quanto riguarda Taverne d’Arbia e il progetto della pista e del ponte – ha iniziato Corsi – siamo alla progettazione esecutiva del primo lotto e preliminare per il secondo; l’autorimessa a San Miniato è in fase di progettazione preliminare; lo stesso per la ciclovia ai Tufi con affidamenti in corso per il primo lotto. Progettazione preliminare anche per Piazza della Costituzione, sempre a San Miniato. Per quanto riguarda l’ex collegio San Marco i lavori per il primo lotto sono stati affidati mentre per il secondo lotto sono in corso di definizione. Lavori in corso con la ditta esecutrice in penale per ritardo per l’intervento al Campo Scuola ‘Renzo Corsi’. L’illuminazione del centro è stata approvata e sono stati affidati i lavori. Approvato poi il progetto per la Bonifica ex Sena Petroli. La progettazione definitiva di Villa Rubini è in approvazione, mentre è definitiva quella della pista polivalente di Isola d’Arbia. Lo stato di avanzamento dell’intervento sull’edificio della Pubblica Assistenza a Taverne è in fase esecutiva per quanto riguarda la linea tecnica, mentre per il Campo di Calcio sempre a Taverne è stata avviata la gara di progettazione e la direzione dei lavori”. “Per quanto riguarda le scuole – ha proseguito l’assessore – la progettazione esecutiva per la ‘Achille Sclavo’ è in affidamento, mentre per la ‘Simone Martini’, la struttura dell’Acqualcalda e quella dell’infanzia Ginestreto è stata pubblicata la gara. Su ‘Santa Marta’, per quanto concerne l’intervento antisismico, è stata eseguita la gara e i lavori sono in affidamento mentre è stata pubblicata la gara per l’efficientamento dello stesso plesso”. “Sul fronte dei teatri – ha concluso Corsi – sono iniziate le forniture ed infine per il campo di rugby e la cittadella, la progettazione è in corso”.

Il consigliere comunale Alessandro Masi (Pd) ha dichiarato che “in base a quanto elencato dell’assessore che è stato comunque puntuale e preciso, è evidente che, tranne per le scuole, l’impressione è che sul resto dei lavori siamo indietro”. Nel raccomandare “massima attenzione” ha sottolineato che” è un tema molto importante per la città e per la sua prospettiva” concludendo “quindi che tutti devono essere informati sulla questione, oggetto dell’interrogazione”.

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