SIENA. Non meriterebbe perdere tempo con le dichiarazioni dell’assessore Benini e con i suoi goffi tentativi di nascondere dietro le continue offese ai sindaci dei Comuni vicini le proprie inadeguatezze e le sue scelte insensate, ma, purtroppo, le sue azioni hanno avuto e continuano ad avere conseguenze pesanti sulla vita delle persone e delle famiglie.
La successione dei fatti è chiara: ormai diversi mesi fa, il buon Benini, potendo dare finalmente libero sfogo al suo “razzismo municipale 2.0”, decide in maniera palesemente e ingiustificatamente discriminatoria di applicare ai soli studenti residenti in altri comuni, che frequentano le scuole di Siena, un sovrapprezzo di 2 Euro al giorno (2 Euro al giorno!) sulla quota massima richiesta per il servizio mensa.
Genitori e sindaci dei Comuni limitrofi si mobilitano a più riprese e insistentemente per chiedereche la delibera sia ritirata e si torni al pre-vigente regime, che prevedeva l’applicazione della quota massima per i non residenti (senza possibilità di ricevere sconti collegati all’ISEE, ma anche senza sovrapprezzi!).
L’assessore inizia ad agitarsi più del solito, sfoderando nelle sue dichiarazioni tutta la profondità del suo pensiero; fa muro senza neanche ascoltare, rimanda ai mittenti la richiesta invitando i genitori a farsi sostenere dai loro sindaci (naturalmente infarcendo il tutto con il consueto e sempre molto pertinente campionario di epiteti: comunisti, catto-comunisti, ecc..). Tradotto: “chiedete ai vostri sindaci (che, evidentemente, hanno scritto in fronte: Jo Condor) di utilizzare le risorse dei loro bilanci per sostenere i costi della mensa del Comune di Siena”.
Alle sollecitazioni e alle richieste di incontro rivolte all’assessore Benini, quest’ultimo oppone le solite chiusure.
Poi si arriva ad oggi: all’improvviso, il Comune di Siena, rendendosi conto dell’abnormità della sua decisione, fa una parziale marcia indietro e riduce la sovrattassa (il solo sovrapprezzo di 2 euro) per le famiglie con più bassi livelli di ISEE. Attenzione: non cancella l’extraprezzo, come sarebbe giusto, ma semplicemente lo riduce un poco e solo per alcuni… E, naturalmente, per mantenere la solita postura, si accompagna la nuova deliberazione con un comunicato stampa che, secondo l’ormai barbosissimo copione, prova a scaricare le responsabilità sui soliti sindaci. In sintesi: Benini inventa questa assurda delibera, tenta di metterci una pezza, poi si spaccia per salvatore dei meno abbienti e prova a incolpare altri ( i comunisti, catto-comunisti, ecc… ecc…)
Tutto questo, in prossimità del 9 febbraio, quando era previsto un incontro con i sindaci e il presidente della Provincia, che, ovviamente, a causa dell’atteggiamento dell’assessore senese, è saltato.
Noi sindaci continueremo ad occuparci dei nostri cittadini come abbiamo fatto finora, chiedendo all’assessore Benini un atteggiamento serio e responsabile, ritirando quella vergognosa delibera e quella inconcepibile discriminazione nei confronti dei non residenti. Allo stesso tempo, ci auguriamo che finisca presto la stagione di sterile “sovranismo”, che ha caratterizzato l’Amministrazione senese degli ultimi anni e si possa tornare ad un clima di maggior dialogo e di più serena e proficua collaborazione interistituzionale.
Gabriele Berni – sindaco di Monteroni d’Arbia
Fabrizio Nepi – sindaco di Castelnuovo Berardenga
Fabrizio Nucci – sindaco di Asciano
Andrea Frosini – sindaco di Monteriggioni
Giuseppe Gugliotti – sindaco di Sovicille
Michele Pescini – sindaco di Gaiole in Chianti