SIENA. Oggi, rispetto ad anni fa, è cresciuta l’attenzione verso il mondo dell’infanzia. I genitori si preoccupano, giustamente, di quando i loro figli e le loro figlie potranno accedere al nido, del cibo fornito dalla mensa e della loro sicurezza.
Perché la qualità sia alta è necessario che sia adeguata anche la qualità del lavoro. Il lavoro di equipe del corpo insegnanti e di tutto il personale che lavora nei nidi e nelle scuole dell’infanzia è importantissimo e va tutelato. Il bambino necessita di punti di riferimento solidi: l’ingresso al nido coincide con i primi momenti in cui si stacca dalle figure genitoriali e in cui si affida a degli “estranei”. Per questo è necessario che i lavoratori del mondo dell’infanzia rimangano a lungo dei punti saldi di riferimento. All’interno dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali una parte del personale lavora per le cooperative, con stipendi che si aggirano intorno a 800 euro mensili. Questi lavoratori sono dunque costretti a svolgere lavori integrativi o a ricercare un’occupazione più remunerativa per arrivare dignitosamente a fine mese.
Ci indigniamo, legittimamente, quando la Destra esternalizza una scuola, ma dovremmo contrastare allo stesso modo gli appalti al massimo ribasso. Appalti in cui il Comune premia le cooperative che si presentano offrendo un costo più basso per il servizio. Di conseguenza le cooperative risparmiano sul salario dei suoi collaboratori.
Date queste premesse, ci chiediamo, per il futuro, come il corpo insegnanti e tutti i lavoratori del mondo dell’infanzia potranno continuare a essere punti di riferimento per i nostri bambini. Ancora più grave quando si parla del sostegno a bambini e bambine con disabilità: cambiare insegnanti in un anno ha delle conseguenze ancora più traumatiche.
Forse alla sinistra è sfuggito, in questi anni, che ci sono centinaia di lavoratori delle cooperative sociali di Siena che ogni giorno svolgono il loro lavoro con sacrificio e abnegazione per uno stipendio da fame. Se sarò eletto Sindaco non ci saranno gare al massimo ribasso e nessuna esternalizzazione di nido o scuole dell’infanzia: non ha nessun tipo di convenienza né a livello sociale né tantomeno economico.
Il nostro Comune ha vantato e vanta tutt’ora un sistema educativo comunale eccellente. Ha saputo infatti investire sugli insegnanti, dando loro valore, riconoscendo il loro ruolo fondamentale per la crescita dei nostri piccoli cittadini. Smantellare pian piano questo valore andrà a scapito di tutta la nostra città.
Ernesto Campanini – candidato a sindaco per primarie Centro Sinistra