La candidata alle primarie ritiene che il Comune debba avere un ruolo centrale nella gestione dei servizi
SIENA. Da Anna Ferretti, candidata alle primarie del Centrosinistra, riceviamo e pubblichiamo.
““Povere maestre” titolavano ieri i quotidiani, i loro stipendi sono i più bassi d’Europa e la considerazione in Italia per questo mestiere, importantissimo per la crescita della popolazione, è sempre più scarsa. Istruzione e servizi per i piccoli meritano una riflessione: a Siena, dove l’attenzione ai minori è sempre stati al centro delle politiche amministrative, è stato mortificante in questi ultimi anni, assistere alla dismissione di servizi essenziali che erano stati attivati dalle precedenti amministrazioni, per migliorare l’accoglienza dei nostri bambini dagli asili nido alla scuola elementare. Penso alla mensa, penso al personale scolastico. Nell’ultimo mandato amministrativo si è assistito purtroppo all’esternalizzazione di un asilo nido, così come sono stati completamente esternalizzati i servizi di cucina e parzialmente quelli di custodia: custodi comunali nelle scuole dell’infanzia, esterni nei nidi.
Tutto questo deve essere bloccato. Vengo dal mondo della cooperazione sociale, ma non condivido una cooperazione che fa gare per tappare carenze di personale a prezzi spesso molto bassi, mortificando anche i lavoratori che vengono assunti. Ho lavorato per aprire nidi privati, perché la città, le famiglie, le donne avevano bisogno di questi servizi ed avere un servizio pubblico forte e ben fatto, è stato uno stimolo per lavorare correttamente da privati nell’interesse dei bambini e delle bambine e dei lavoratori. Questi appalti di personale per un anno, due, ingenerano solo problemi e difficoltà: difficoltà per i minori che trovano sempre persone diverse, difficoltà per chi lavora perché è eternamente precario.
Credo che la nuova amministrazione comunale dovrebbe porsi almeno 2 obiettivi: reinternalizzare il personale del nido e i servizi di custodia e mensa, che sono fondamentali per avere una squadra che lavora insieme, e indire concorsi per ruolo, che mancano ormai da troppi anni, così da garantire qualità e stabilità. Sicuramente la nuova amministrazione dovrà affrontare anche il tema della mensa scolastica sia da un punto di vista qualitativo che di costi a carico dell’utenza. In questi anni si è infatti assistito a continue critiche al servizio come testimoniato anche da diversi dibattiti apparsi sulla stampa locale nonché dall’organizzazione “Food Insider” che ha collocato le nostre mense agli ultimi posti della classifica nazionale, annualmente redatta. Sono dell’opinione che le risorse e le energie che un Comune investe sull’infanzia ritornano prepotentemente alla città, in qualità di vita, in crescita sana, in serenità dei genitori, che sanno di poter contare su una collaborazione costante di professionisti qualificati. Infatti un’amministrazione che pone al centro del suo agire la qualità della vita non può fare a meno di puntare su una politica dell’infanzia di qualità, tutelando il benessere delle bambine e dei bambini, nonché supportando le famiglie nel difficile compito di essere genitori soprattutto in questo momento di particolare difficoltà economica e sociale”.