I dati del rapporto del Centro Divulga-Ixè per Coldiretti. Dal vivaio online allo smart working in agriturismo
SIENA. Le aziende agricole toscane sono tra le più connesse e social d’Italia. Quasi 8 aziende su 10 sono presenti sul web e molte utilizzano i social per promuoversi. Il 78% delle aziende ha un collegamento internet (73% la media nazionale), il 75% un computer, quasi una su due ha un sito internet (40%) quando la media nazionale è una su cinque. I social più utilizzati sono Facebook (41%) ed Instagram (30%) che le imprese regionali utilizzano in percentuale molto maggiore rispetto alle aziende delle altre regioni. A rivelarlo è Coldiretti Toscana sulla base del rapporto del Centro Studi Divulga – Ixè.
Il primato è da attribuire all’altissima quota di imprese agricole cosiddette multifunzionali, per lo più giovani e guidate da donne. Si tratta di aziende agricole ed allevamenti che a fianco dell’attività primaria svolgono attività connesse come l’ospitalità agrituristica, la didattica, l’agricoltura sociale e molto altro. “Una forte spinta all’uso di internet e soprattutto dei social è arrivata dalla pandemia che ha accelerato il processo di digitalizzazione delle imprese agricole. Un’azienda su quattro oggi in Toscana è informatizzata. – spiega Francesca Lombardi, Delegata Giovani Coldiretti Toscana – Per arrivare al target di interesse le aziende hanno dovuto imparare velocemente ad usare i nuovi media con più disinvoltura e a trovare anche un nuovo modo di comunicare più smart e costante. Gli agriturismi, per esempio, hanno provato ad intercettare nuovi bisogni per trasformarli in opportunità? orientandosi verso l’ospitalità dei lavoratori da remoto, lo smart working in mezzo alla natura; le aziende agricole hanno iniziato a presidiare i social con quotidiana frequenza raccontando i momenti della raccolta o annunciando a quale mercato avrebbero partecipato fino al gita virtuale con il contadino che dall’altro capo del telefono porta a spasso l’utente all’interno dell’azienda e all’ecommerce”.
Tra le esperienze più curiose, premiate con l’Oscar Green di Coldiretti, c’è sicuramente la Lappocam dell’azienda agricola “La Lappola” di Arezzo. L’idea del giovane imprenditore Marco Batini, nata in piena pandemia, era quella di dare la possibilità di vivere in diretta momenti di campagna ed agricoltura restando a casa con il solo semplice ausilio di un telefonino. Un modo per evadere nei mesi di lockdown che ha trovato tanti estimatori. Chi ha creduto, già nel 2013, nella vendita online al dettaglio delle piante ornamentali è stata Silvia Agostini, la famosa “Ladra di piante” di Pistoia che l’Oscar Green è arrivato a contenderselo anche a livello nazionale nella categoria “Impresa Digitale”. Oggi l’azienda, che ha un negozio fisico ed uno virtuale, dispone di più di 50 collezioni tra rampicanti, hydrangeae, graminaceae, perenni ed esotiche e raccoglie i frutti di quell’intuizione.
Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.toscana e canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana”