Lo scultore americano sarà in città per tutto il mese di luglio
SIENA. L’autoritratto come strumento di esplorazione del proprio vissuto, come riflessione sulla percezione di sè, come pura rappresentazione che racconta una verità ancora più profonda sull’individuo. E’ l’universo artistico di Brian Craig-Wankiiri, scultore americano che per tutto il mese di luglio sarà ospite del Siena Art Institute in qualità di resident artist e che oggi (6 luglio) si presenterà alla città dalle aule della Siena School for Liberal Arts (ore 18.30, via Tommaso Pendola, 37, – ingresso libero).
Dalle influenze artistiche che attraversano il suo lavoro fino alla scelta di esprimere la sua creatività attraverso autoritratti in bronzo a grandezza naturale, Brian Craig-Wankiiri si racconterà a ruota libera illustrando il processo, mentale e materiale, che porta alla nascita di una scultura.
“Cercherò di far comprendere come nascono i miei lavori, fase dopo fase, soffermandomi anche sulla scelta di far ricorso all’autoritratto come mezzo espressivo. E’ una modalità che mi permette di dar forma al mio vissuto mentre do forma al bronzo delle mie sculture, una tecnica che mi affascina per la coincidenza tra l’oggetto rappresentato e colui che lo rappresenta e anche perchè, per quanto sia pura funzione, consente in realtà di veicolare una verità molto più profonda sull’individuo, sulla percezione che ha di sè e sull’immagine che vuole proiettare sugli altri. L’autoritratto è uno strumento di esplorazione esplicita della psiche individuale, un mito del sè, una sorta di trasposizione materiale del proprio vissuto attraversata da una continua tensione tra verità e percezione soggettiva”.
Brian Craig-Wankiiri è il quarto visiting artist del Siena Art Institute dopo le pittrici Rebecca Taber e Paula Billups e lo scultore e pittore sordo Paul Johnston: trascorrerà un mese nelle aule della scuola lavorando a progetti che, al termine del suo soggiorno, illustrerà in un open studio aperto a tutta la città.
“A Siena vorrei dedicarmi soprattutto ai disegni preparatori – spiega Craig-Wankiiri – che saranno la base per la realizzazione di nuove sculture una volta tornato negli Stati Uniti. Avere la possibilità di farlo in un territorio artisticamente ricco come Siena e la Toscana rappresenta un’esperienza unica, che non ho dubbi sarà per me un’ottima fonte di ispirazione”.
L’incontro con Brian Craig-Wankiiri sarà accessibile ai sordi grazie ad un servizio di interpretariato dall’inglese all’ASL (Lingua dei Segni Americana).
Brian Craig-Wankiiri
Brian Craig-Wankiiri è uno scultore americano che lavora in Pennsylvania. Nato a Pittsburgh, ha studiato belle arti alla Pennsylvania State University e proseguito i suoi studi alla New York Academy of Art. Per dieci anni ha lavorato come assistente dello scultore americano Audrey Flack. E’ capo del Dipartimento di Scultura del Lyme Academy College of Fine Arts di Old Lyme, Connecticut.