Era accusato dei reati di turbativa d’asta, corruzione e induzione indebita
FIRENZE. (a. m.) Assolto dal tribunale di Firenze dai reati di turbativa d’asta, corruzione e induzione indebita perché il fatto non sussiste Andrea Corti, professore associato nel Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena, che nel novembre di sei anni fa – come direttore generale dell’Ato Toscana Sud – fu arrestato nell’ambito di una inchiesta (originata da una lettera anonima), della Procura della Repubblica di Firenze denominata Clean City e condotta dalla Guardia di Finanza del capoluogo fiorentino.
L’inchiesta era interessata ad un appalto della durata di venti anni per circa 3,5 miliardi di euro. La gara riguardava la gestione completa del ciclo di rifiuti nelle province di Arezzo, Siena ,Grosseto e sei comuni del piombinese, area di competenza dell’Ato Toscana Sud. Corti, difeso dall’avvocato senese Enrico De Martino, fu posto agli arresti domiciliari dove è restato per ottanta giorni. Per tre professionisti toscani, l’avvocato Valerio Menaldi, il commercialista Eros Organni, amministratore delegato di Sei Toscana e l’amministratore delegato di Siena Ambiente, Marco Buzzichelli fu applicata la interdizione dai pubblici uffici per tre anni. Nel processo conclusosi oggi anch’essi sono stati assolti, come ha richiesto anche la stessa pubblica accusa.