SIENA. Dall’associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“Nell’anno che sta chiudendo si è completata la vendita degli immobili dell’Università all’azienda ospedaliero-universitaria senese. Un’operazione nata diversi anni fa, ai tempi dell’ultima Giunta Martini. Che la Regione volle con il duplice intento di rilanciare il policlinico e mettere in sicurezza i conti dell’Università. La piena proprietà di spazi e strutture interroga, ora, sul futuro che la politica intende assegnare a Le Scotte nel sistema sanitario regionale. Polo di eccellenza, luogo per alta specialità, sede di recuperate scuole di specializzazione o semplice presidio ospedaliero a supporto dell’offerta nell’ambito dell’azienda sanitaria territoriale Toscana sud-est?
Non dubitiamo che l’assessore Bezzini e il direttore Barretta vogliano perseguire la prima strada. Ma la politica che li esprime e li dovrebbe supportare, è dello stesso parere? Ad oltre due anni dall’inizio della legislatura regionale non esiste traccia del nuovo piano sanitario regionale. Forse perché non c’è ancora il programma regionale di sviluppo, che dovrebbe dare gli indirizzi di governo per la legislatura. Anche in materia sanitaria. I conti economici, poi, non tornano: quel deficit che nel 2021 il Governatore Giani imputava agli extra costi del Covid ora è stato, purtroppo, riconosciuto come strutturale: la sanità toscana costa di più delle risorse di cui dispone. Colpa di una mancanza di scelte organizzative non fatte dall’inizio della legislatura, come scritto dal dott Carlo Palermo, segretario nazionale dell’ANAOO?
La risposta non può che darla la Regione, ed il suo Presidente in primis. A noi importa soltanto che la Regione imposti le scelte e predisponga le risorse perché l’assessore Bezzini ed il direttore Barretta possano conseguire il loro – sincero – impegno di rilanciare il policlinico. Altrimenti la raggiunta ‘piena proprietà’ delle strutture a poco sarà servita”.