di Augusto Mattioli
SIENA. “Per vincere bisogna stare insieme”. Ernesto Campanini, già consigliere comunale nella consiliatura precedente all’attuale per la lista di Laura Vigni, ha presentato questa mattina IEP!, acronimo di “Indipendenti e progressisti”, nuovo gruppo di area di centro- sinistra, che sollecita – non da ora – il Pd ovviamente allo svolgimento delle primarie, per trovare un candidato sindaco in grado di battere sia la destra, che punta su un civico, sia Fabio Pacciani, candidato del Polo civico senese.
Quello di IEP! è un pressing consistente nei confronti del Partito Democratico, alla prese con i suoi problemi interni: le posizioni delle varie correnti sono diverse e hanno bisogno di un sintesi che, forse, potrebbe essere trovata proprio nel congresso nazionale e, di conseguenza, a livello locale.
“Aspettiamo – ha sottolineato Campanini, che parteciperà come candidato alle primarie – che il Pd ci dia risposte”, precisando però che, se non giungessero, “il nostro lavoro non finisce. Noi non siamo civici, ma politici. Siamo già d’accordo con Sinistra italiana e parteciperemo comunque alle amministrative del 2023”. Quindi primarie sì o primarie no, IEP! sarà in ogni caso presente sulla scena politica senese con un proprio programma, “pronti a discutere nel caso ci fosse un accordo con il Pd, senza porre preclusioni anche su altri partiti. Ma andremo comunque avanti, che il Pd decida per le primarie o meno. Ma spero che ci sia un’apertura”.
In sintesi IEP! parla di città, della crescita con politiche che permettano appunto al territorio di crescere con un capoluogo che non guardi la provincia dall’alto in basso ma che ricostruisca collaborazioni soprattutto con i paesi del circondario.
Si parla di città della cultura, di città del lavoro, in difficoltà dopo la crisi Mps, di città della sanità, città dei diritti, città dei beni comuni, città della mobilità. Punti dietro i quali ci sono proposte. Campanini, che da tempo, anche se sottotraccia, parla della necessità per l’area di centro sinistr di svolgere le primarie, ha precisato di “non volere rotture”, ma nella conferenza stampa si è chiesto “quanto si vuole aspettare ancora?”. Dal Pd – di cui ha detto di “capire le difficoltà” – deve arrivare una risposta chiara e “non candidati imposti dall’alto”. Per i tempi delle primarie di centro sinistra Campanini ha indicato l’inizio di febbraio.