La fotografia pittorica in mostra da giovedì 19 maggio

SIENA. L’impegno per la pace, l’uguaglianza, il rispetto dei diritti umani portato avanti da John Lennon rivive grazie alla raffinatissima tecnica fotografica di Daniele Sasson: succede giovedì 19 maggio a “StARTErs – Assaggi d’Arte” (ore 18.30, Siena School for Liberal Arts, via Tommaso Pendola, 37 – ingresso libero).
L’artista senese esporrà infatti, per la prima volta a Siena, un ciclo di lavori con cui, in occasione del trentennale della sua scomparsa, ha voluto rendere omaggio agli ideali di pace di John Lennon – ideali purtroppo disattesi nella società moderna, fatta di violenze, prevaricazione e conflitti, come il titolo del ciclo vuole suggerire: quello di Lennon è un “Sogno infranto”, e gli scontri in Palestina ne sono solo una delle tante testimonianze. Proprio questi scontri, immortalati dal fotografo Agostino Pacciani in una serie di scatti poi rielaborati in digitale da Sasson, saranno i principali protagonisti del suo intervento a “StARTErs”.
Un intervento che, fin dal titolo, “Un alfabeto del visibile”, racconta le suggestioni dell’universo artistico di Sasson, che è l’esito pittorico di una raffinatissima tecnica fotografica e di un trattamento per viraggio e sovraimpressioni in stampa che ha tutta la qualità di una scrittura per immagini: proprio questa scrittura, fondata sulla contaminazione tra pittura e fotografia, è la cifra distintiva del percorso artistico di Sasson, in cui si avvertono gli echi di un background culturale che spazia dal futurismo al combine painting, dal procedimento distruttivo del décollage al surrealismo. Questa evoluzione, e il recente omaggio a John Lennon, saranno al centro della sua chiacchierata al Siena Art Institute.
Con la fotografia di Daniele Sasson prosegue con successo “StARTers – Assaggi d’arte”, il calendario di incontri con artisti internazionali promosso dal Siena Art Institute, il polo d’eccellenza per la formazione e la ricerca artistica fondato da Paul Getty III. A partire dal 10 marzo, tanti gli artisti, senesi e non, che hanno condiviso tra loro e con la città la propria esperienza artistica: uno scambio di percorsi e testimonianze che sarà il filo conduttore dell’attività del Siena Art Institute, il cui obiettivo è proprio quello di diventare uno spazio virtuoso di comunicazione degli artisti tra loro e con la città, una culla per nuove idee e nuovi progetti.
Dopo l’appuntamento con Daniele Sasson, il 26 maggio “StARTers” darà di nuovo spazio alla fotografia, questa volta con Stefano Parrini e l’incontro dal titolo “Pinhole and Holga photography: discussione dei progetti di fotografia”, a cui seguirà Steven Music con “Celeste Network: Un caso di studio: come un premio d’arte è diventato un network per artisti”: l’appuntamento, inizialmente in programma mercoledì 1 giugno, sarà anticipato a martedì 31 maggio, sempre alle 18.30.
Tutti gli appuntamenti, ad ingresso libero e gratuito, saranno completamente accessibili ai sordi grazie ad un servizio di interpretariato in LIS (per le conversazioni in italiano) e in ASL (per quelle in inglese).
Maggiori informazioni su www.sienaart.org
Daniele Sasson
Daniele Sasson (Siena, 1945) si è diplomato in Disegno Architettonico presso l’Istituto d’Arte “Duccio Boninsegna” e ha frequentato le Accademie di Firenze e Roma. Dalla fine degli anni Settanta si è interessato al linguaggio fotografico approfondendo, per la propria attività creativa, anche tecniche sperimentali. Dal 1964 ha partecipato a collettive e allestito numerose esposizioni riscuotendo consensi di critica e pubblico. Alcune sue opere fanno parte di collezioni private italiane ed estere e di collezioni pubbliche come l’Archivio Fotografico Toscano di Prato, il Museo Ken Damy di Brescia, il Museum fur Fotokopie di Mulheim–Ruhr, il Museo dell’Informazione di Senigallia (AN), il Museo della Mail–Art del Comune di Montecarotto (AN), l’Archivio della Technical University of Nova Scotia–Halifax, il Museo del Centro Cultural de la Caja de Ahorros, Valencia.
Nel 1980 ha fondato a Siena il centro culturale IL PRISMAmultimedia, che fino ad oggi ha svolto un’intensa attività espositiva. Dall’inizio degli anni Ottanta si è interessato di Copy–art e mail–art e nel 1985 è entrato a far parte del gruppo bolognese PostMachina. Nel 1987 ha organizzato, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Siena, una manifestazione internazionale di mail/Copy–art per l’Anno Europeo dell’Ambiente che ha visto la partecipazione di cento autori di 16 nazioni europee ed extraeuropee Nel 1989, per il Sistema Bibliotecario Provinciale, ha pubblicato “L’arte Schiacciabottone”, primo esempio in Europa di volume storico–critico sul fenomeno della Copy–art. Attualmente collabora, attraverso il centro “IL PRISMAmultimedia”, con singoli artisti, enti pubblici ed associazioni culturali.