Per il caso dei presunti aiuti di Stato illegali la Ue dovrebbe imporre alla banca di restituire il 10% di quanto versato e imporre il burden sharing
SIENA. Il fondo Bluebell Partners ha chiesto alla Ue di aprire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il caso dei presunti aiuti di Stato illegali al Monte dei Paschi di Siena nell’ambito della ricapitalizzazione.
Secondo quanto scrive FinanzaReport.it, “il fondo attivista dell’ex banchiere Giuseppe Bivona mette in dubbio che l’intervento del Mef sia avvenuto a condizioni di mercato, allineate cioè a quelle di tutti gli altri privati, puntando il dito sulla commissione da 125 milioni pagata ai garanti dell’aumento e sul sostegno dei partner commerciali di Mps (Axa e Anima) e dei titolari di bond subordinati di Siena.
In una lettera alla Commissione Ue, Bluebell indica una serie di ragioni: lo sconto troppo basso e “non di mercato” applicato alle nuove azioni (il 7,8% contro “almeno” il 30%), come pure l’azzeramento del valore dei diritti di opzione, che dimostra come l’aumento “non avrebbe potuto attrarre investitori che agiscono razionalmente”.
“Dietro una commissione tripla – scrive ancora FinanzaReport.it – rispetto a quelle che circolano sul mercato, incalza Bivona, si celerebbe uno sconto del 10% sulla sottoscrizione dell’inoptato mentre i partner commerciali Axa e Anima e i detentori dei bond subordinati, come Pimco, avrebbero beneficiato di “significativi vantaggi monetari”, anche in questo caso preclusi al Tesoro. I primi salvaguardando le partnership distributive in essere e godendo di migliori condizioni in sede di rinegoziazione, i secondo schivando il burden sharing dei propri bond. Nel caso di Mps per evitare distorsioni della concorrenza, afferma Bluebell, la Commissione dovrebbe imporre alla banca di restituire allo Stato il 10% di quanto versato (160 milioni su 1,6 miliardi) e impedire ad Axa, Anima e Algebris di rinegoziare o siglare nuovi accordi commerciali fino al 2025. Infine andrebbe imposto un burden sharing del 30% ai bond subordinati: Siena recupererebbe 575 milioni di euro di capitale, più del triplo di quanto dovrebbe restituire al Mef”.