Grassi (Assoturismo): "Molte attività orientate ad estendere o attivare la chiusura invernale”
SIENA. “Dalle stelle alle stalle il passo potrebbe essere breve. Speriamo non sia proprio così, ma vanno stimolate le contromisure”. Così Filippo Grassi, presidente provinciale Assoturismo Confesercenti, valuta la prospettiva di medio termine per il settore ricettivo senese, reduce da un ponte di Ognissanti da tutto esaurito, e che ora va verso un drastico ridimensionamento della mole di lavoro. “Com’è anche fisiologico, già questo fine settimana sarà molto più in sordina rispetto al precedente – osserva –, ma è soprattutto dalla metà di novembre che per il comparto si prevede un ritorno ad un livello di presenze, che è stato tipico per gran parte del periodo pandemico, oltre che per classica stagione invernale. Il fatto nuovo però è il livello di costi fissi cui le imprese si trovano ora a far fronte, condizionato pesantemente dai costi di approvvigionamento energetico. Per questo servono azioni di contrasto quanto prima”.
Il referente del settore turistico per Confesercenti Siena indica la priorità nell’atteso intervento governativo: “Un efficace calmiere sulle bollette va nell’interesse di tutti, famiglie e imprese, a maggiore per quelle tra queste ultime per cui questa voce diventa determinante. Purtroppo molte attività nella nostra provincia stanno valutando se estendere il periodo di chiusura invernale o di effettuarlo per la prima volta, in virtù di questi costi. E’ una tendenza che va in direzione opposta alla destagionalizzazione dei flussi turistici su cui tutti dicono di puntare da tempo, deprimendo invece la destinazione turistica che va a scontare vetrine e insegne spente. E è per questo che servono queste ed altre misure di contrasto”.