Il presidente è intervenuto al convegno fiorentino
FIRENZE. «Anche come Cia Siena chiediamo alla Ue, al Governo attuale e a quello che avremo fra pochi mesi, alla Regione e agli enti locali, un impegno a difendere e valorizzare il patrimonio verde-rurale, non come museo o retaggio del passato ma come parte viva ed essenziale di una economia sociale basato sul bene comune. La ‘green economy’ siamo noi, è l’agricoltura il cuore verde dell’economia». E’ stato il commento di Luca Marcucci, presidente di Cia Siena, a margine del convegno della Cia che si è svolto oggi a Firenze alla presenza del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, dal titolo “Più agricoltura. Valorizzazione del territorio, sviluppo dell’economia, crescita del Paese”. Al convegno fiorentino hanno partecipato oltre 600 agricoltori provenienti da ogni provincia toscana, di cui oltre un centinaio dalla sola provincia di Siena.
Marcucci ha ricordato i danni al territorio senese anche a causa delle alluvioni delle ultime settimane, in alcuni casi per scarsa manutenzione del territorio dovute all’abbandono delle campagne. Dal 2000 al 2010 la Toscana ha perso 100mila ettari di superficie agricola a causa dell’abbandono dell’attività agricola, in particolare nelle aree svantaggiate e montane, dove l’agricoltura è meno competitiva, un fenomeno che ha colpito pesantemente anche la provincia di Siena. «Le principali minacce per il nostro territorio – dice il direttore della Cia senese Roberto Bartolini – sono quelle derivanti dall’erosione dei suoli agricoli per altri impieghi e per l’avanzare della rendita speculativa, che aggredisce il territorio non appena viene meno il presidio della presenza agricola. La sfida della pianificazione dell’uso del territorio deve porsi come obiettivo primario ed imprescindibile quello della difesa della destinazione s’uso dei suoli agricoli; a partire da questa trincea e per rendere forti le linee di difesa, puntando sullo sviluppo e il dinamismo dell’agricoltura». E’ necessario – secondo la Cia Siena – garantire il presidio del territorio, vero argine alle spinte speculative; soprattutto promuovere un’agricoltura competitiva e multifunzionale. «Al Governo e al ministro Catania – conclude Marcucci – chiediamo di continuare a battersi della sua proposta (DDL “consumo del suolo”) entro la legislatura, o lasciare al prossimo Governo con un testo già avanzato e concordato con le forze politiche e le Regioni».