SIENA. Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Forse è utile fare due considerazioni su ciò che ci arriva dalla lettura dei giornali a proposito della situazione del Monte. La Banca tace e possiamo fare solo delle considerazioni che hanno bisogno del famoso beneficio di inventario.
Prima di entrare nel merito dobbiamo ricordare come poco prima delle ultime elezioni diversi leader dei partiti in competizioni si siano pronunciati al riguardo. Alcuni di essi invitando a posticipare l’aumento di capitale del Monte a tempi migliori. Ad elezioni fatte l’unico che ha preso una posizione netta è il responsabile di Fratelli d’Italia che ha fatto arrivare un esplicito endorsment al CEO Lovaglio.
Ma vediamo cosa ci perviene in termini di notizie: il fondo esuberi avrebbe ricevuto più domande di uscita dalla banca delle famose 3.500 unità. Qualcuno ne è rimasto fuori, mentre sembra che chi ha rifiutato, almeno alcuni, sia in fase di nuova destinazione lavorativa.
L’altra notizia che non trova riscontri ufficiali e il comportamento di Anima e di Axa in relazione all’aumento di capitale. Noi ci auguriamo che si possa trovare rapidamente una soluzione positiva, vista la decisione del consiglio di amministrazione della banca e la presentazione del prospetto sull’aumento di capitale.
Ultima notizia questa certa, riportata oggi dai giornali è che le tre Fondazioni Toscane interpellate hanno dichiarato che non sono interessate all’operazione in oggetto.
Insomma la preoccupazione che il contesto nel quale si sta svolgendo l’aumento di capitale non sia tra i più propizi; ci auguriamo che tutto vada per il meglio non avendo sul tappeto, al momento, nessun piano alternativo”.