Il sindacato chiede di conoscere il piano industriale e, conseguentemente, la nuova organizzazione del lavoro
SIENA. Martedì, ad Arezzo, si sono riuniti i Comitati degli iscritti di Estra, le Segreterie provinciali Filctem CGIL e le Camere del Lavoro delle tre province di Arezzo, Prato e Siena per esaminare la situazione creatasi nel Gruppo Estra. Una situazione che, a parere della Filctem CGIL, richiede soluzioni di grande qualità in tempi brevissimi. Il gruppo è infatti impegnato in importanti sfide imprenditoriali e ha davanti a sé mesi ancor più complessi. Il sindacato indica con forza le priorità da affrontare:
– un Consiglio di Amministrazione della capogruppo in piena efficienza e capacità operativa, anche in vista della imminente scadenza della gara di Prato;
– superare lo status quo relativo all’identificazione negli stessi soggetti del ruolo di controllore e controllato, dando continuità al percorso virtuoso già intrapreso in alcuni territori;
– lo snellimento del sistema Estra, che vede un numero eccessivo di società che potrebbero essere accorpate o diventare rami di una unica azienda con indubbi vantaggi, a parere della CGIL, soprattutto sul piano della trasparenza e del risparmio di risorse.
Il sindacato inoltre chiede, come fa ormai da molto tempo, la presentazione di un piano industriale e di una organizzazione del lavoro conseguente, che deve essere in grado di cogliere le prospettive di sviluppo che si aprono nell’immediato futuro, con l’obiettivo di garantire un servizio efficiente, efficace e con la migliore qualità possibile.
“Da tempo – dice la Filctem Cgil – contestiamo le tante, troppe esternalizzazioni di attività operative ad alto valore professionale e a immediato contatto con i clienti. Operazioni che, oltre a disperdere il patrimonio di professionalità esistente, rischiano di trasformarsi in un aggravio di costi a causa del duplicarsi delle attività”.
“Per questo – conclude la Filctem Cgil – Estra deve palesare i suoi progetti di sviluppo e di ulteriore insediamento nei mercati, non solo ai lavoratori, ma anche agli enti locali e ai cittadini. Quei cittadini-clienti che insieme ai lavoratori sono il vero patrimonio di una azienda pubblica di servizi”.
Le Segreterie provinciali Filctem CGIL e le Camere del Lavoro di Arezzo, Prato e Siena