La presidente Claudia Firenze: “Molte associazioni costrette a cambiare lo statuto a causa delle circolari interpretative del ministero"
FIRENZE. “La situazione sulle donazioni rimane in grave sofferenza. C’è una crisi che abbiamo segnalato da tempo e che sta portando Avis a importanti sforzi su tutto il territorio toscano per cercare di recuperare le carenze e aiutare il sistema ospedaliero. Eppure oggi, invece che ricevere supporto, ci troviamo a dover combattere con la burocrazia, in particolare a dover gestire gli adeguamenti statutari previsti dalle circolari interpretative ministeriali per gli enti del terzo settore e le imprese sociali. Un investimento di tempo che in questa fase non possiamo permetterci. Facciamo appello alla politica affinché si possa rendere più snello e rapido il sistema, soprattutto in un momento in cui le nostre forze dovrebbero essere tutte destinate alla solidarietà”.
A dirlo è Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana.
Tra gennaio e agosto 2022, raffrontati agli stessi mesi del 2021, c’è stato un calo generalizzato nelle donazioni: – 5,4% (da 73.938 a 69.931, ovvero 4.007 donazioni in meno). Con particolare carenza nel plasma (-16,7%). Per quanto riguarda il sangue si registrano serie criticità sui gruppi 0 (zero) positivo e negativo.
“In questo contesto non possiamo davvero permetterci di togliere tempo al nostro lavoro quotidiano. Nonostante un lieve recupero delle donazioni nel mese di agosto – aggiunge la presidente di Avis – la carenza rimane e occorre ancora un impegno eccezionale da parte nostra. Non è il momento di concentrarci su burocrazia e assemblee, ma di coinvolgere la cittadinanza per offrire la massima assistenza ai pazienti negli ospedali. Confidiamo che la prossima legislatura comprenda le priorità e ponga più importanza alla salute che alla burocrazia”.