Il presidente risponde alle critiche sulla gestione degli impianti e sull'ecosostenibilità
SIENA. Il presidente dell’Uisp Simone Pacciani riaffronta l’argomento dopo aver lanciato l’allarme di ieri con la notizia della chiusura delle piscine dell’Acquacalda il 30 settembre.Il motivo è l’assosluta insostenibilità delle bollette dei consumi energetici.
“Mi permetto di scrivere queste poche righe per fare ulteriore chiarezza sulla situazione delle piscine. Premetto che non sono un tipo social e mai, prima di ora, mi sono permesso di rispondere a commenti. Infatti ritengo un fattore di democrazia che ogni persona possa esprimere il proprio pensiero anche quando lo ritengo completamente sbagliato e fuori dalla realtà. Questa volta mi preme precisare perché il commento viene da una forza politica o circolo politico che si candida a governare la città e credo che sia importante che tutti sappiano come stanno effettivamente i fatti.
Primo aspetto: chiedo cortesemente a tutti di non accomunare mai la Uisp di Siena a richieste di assistenzialismo. Non lo abbiamo mai fatto e la nostra storia di associazione “libera” lo dimostra e anche in questo caso stiamo solo richiedendo da parte di tutti i Comuni in cui abbiamo gestioni il rispetto dei contratti firmati e il riconoscimento di quanto ci spetta per decreto legge per le perdite subite a causa del covid.
Secondo aspetto: rendere autonome le piscine utilizzando fonti rinnovabili.
Non è possibile renderle autonome, la parte riscaldamento dovrà sempre attingere da fonti esterne e la parte energia elettrica potrebbe essere autosufficiente solo con un impianto di grandi dimensioni.
Ovviamente in caso di mancanza di sole o buio dovremmo anche per l’energia elettrica ricorrere a fonti esterne.
Negli anni passati avevamo verificato la possibilità di realizzare un impianto per la produzione elettrica ma più volte ci era stata negata l’ autorizzazione per l’impatto ambientale.
Ora figuratevi realizzare un impianto per rendere la piscina autosufficiente. Già mi immagino, a ragione, le proteste da parte degli abitanti della zona residenziale Acquacalda, la formazione dei comitati e il confronto politico per poi non arrivare a niente.
Mi preme anche sottolineare che la piscina dell’Acquacalda è dotata di un impianto di cogenerazione di ultima generazione per recuperare più energia possibile e a impatto ambientale pari a 0.
Lo studio per il recupero della piscina è stato affidato a professionisti di grande esperienza fra i migliori nel panorama nazionale del settore, che dovrebbero averci proposto il meglio.
Noi ci abbiamo messo quasi 2 milioni, sicuramente in un ottica diversa dall’assistenzialismo.
Ora credo sia il momento di smettere di utilizzare qualsiasi argomento per fare propaganda politica e invece pensare alle famiglie che non ce la fanno più a pagare bollette e fare la spesa e oltre a questo vedersi togliere anche il diritto di fare sport.
Si chiede sempre di cambiare agli altri, ogni tanto miglioriamo anche noi stessi”.