SIENA. Questa mattina si è riunito nuovamente il Tavolo istituito da tempo presso la Prefettura per un confronto costruttivo con le parti interessate sulla presenza spontanea di cittadini stranieri extracomunitari ed in particolare pakistani sul territorio del Comune di Siena.
All’incontro, oltre ai soggetti istituzionali e del volontariato già coinvolti da tempo, erano presenti anche S.E. Cardinale Lojudice e per il Comune di Siena l’assessore Apolloni nonché rappresentanze dell’USL – Direzione Centrale e dei firmatari dell’esposto indirizzato al Prefetto per individuare soluzioni condivise sulla presenza spontanea di cittadini pakistani.
Il Prefetto ha riassunto preliminarmente le iniziative già poste in essere negli ultimi mesi dalla Prefettura per assicurare l’accoglienza anche ai cittadini pakistani nell’ambito della rete CAS, concretizzatesi con l’apertura di tre nuovi centri destinati ad ospitare tutti i richiedenti asilo che arrivano sul territorio provinciale.
Con l’occasione, il Prefetto ha tuttavia ricordato quanto previsto dalla vigente normativa in materia, che rimette agli Uffici territoriali del Governo l’accoglienza di primo livello di cittadini stranieri che, giunti in Italia, fanno richiesta di protezione internazionale e successivamente assegnati a questa provincia nell’ambito di un riparto nazionale.
Ha precisato, pertanto, che per meglio fronteggiare le assegnazioni nazionali di migranti che caratterizzano da anni tutti i periodi estivi e le richieste di coloro che giungono spontaneamente sul territorio, tra cui i cittadini pakistani, sono state indette, nei primi giorni del mese di agosto scorso, apposite procedure di gara per l’attivazione di nuovi centri.
Il Prefetto, nel ringraziare la significativa e autorevole partecipazione alla riunione odierna e per l’importante contributo e la sensibilità mostrata sul tema dell’accoglienza da parte di tutti i soggetti istituzionali e del terzo settore, ha preso atto delle iniziative già messe in campo e di quelle che saranno oggetto nei prossimi giorni di successivi necessari approfondimenti tecnici.